Bimbo tolto alla mamma, il Tribunale dei minori affida il piccolo al padre e si costituisce parte civile. E’ uscito dalla casa famiglia il bambino di 7 anni che a luglio 2021 è stato allontanato dalla madre con un atto d’imperio eseguito dalla Squadra Mobile. La vicenda esplode a Fabrica di Roma a luglio dello scorso anno, quando gli agenti guidati dal dirigente Alessandro Tundo eseguono l’ordinanza della procura di Roma. Ordinanza che di fatto toglie alla madre la custodia del figlio.
La donna per non lasciare al padre, da cui è separata, il minore dice di sparire. E da Treviso fa perdere le proprie tracce per alcuni anni. Il bimbo con problemi di salute, viene segnalato a Fabrica di Roma, dove viveva nascosto dal mondo in una villetta resa inaccessibile con filo spinato sulla ricezione e persiane di ferro rigorosamente chiuse. La madre, insieme ai nonni materni del bimbo, è ora a processo davanti al collegio del Tribunale di Viterbo con l’accusa di maltrattamenti su minore e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella precedente udienza è stato proiettato in aula il video della Mobile che irrompe nella villetta e “libera” il bambino. Un video straziante che durante l’udienza di ieri pomeriggio è stato più volte menzionato. Testimoni sono stati alcuni degli agenti che hanno partecipato all’azione insieme al capo della Squadra Mobile. «Ho partecipato alle operazioni - ha spiegato un’assistente - ero nella stanza dove si trovava il bimbo e sono stata seduta vicino lui tutto il tempo.
L’imputata, che non si dà pace per quanto accaduto, ha denunciato molti dei testimoni che dovrebbero presenziare alle udienze. Per questo il collegio dovrà chiarire le modalità di ascolto. Si torna in aula il 12 ottobre.