Maldestra, ma superdivertente:
Laurie e “Il club delle poche ma buone”

La copertina del libro di Laurie Notaro
di Veronica Langella
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Giovedì 23 Luglio 2009, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 18:16
ROMA (23 luglio) - Disordinata, impacciata, con un forte senso dell’umorismo e una vita piena di disavventure al limite dell’assurdo. Laurie Notaro, non era di certo una reginetta ai tempi del college e oggi non la figlia perfetta che sposer un avvocato, ma troppo in gamba e la sua ironia riesce a far breccia persino nel cuore della perfettissima mamma. Insieme alle sue amiche fa parte de Il club delle poche ma buone (Piemme, 232 pagine, 16,50 euro)un circolo selezionatissimo e solidale, nel quale possono entrare solo le “ragazze idiote”, cioè quelle troppo giuste per poter far parte del “club delle intelligenti”.



Laurie è il presidente del club delle ragazze idiote, carica che le spetta di diritto. Perché bisogna essere veramente giuste per perdere le chiavi di casa con regolarità, fare i dispetti al postino al punto da non farsi consegnare più la corrispondenza, provarci con ragazza scambiandola per un ragazzo al bar e veder scappare il fidanzato con un’altra senza dire una parola. Ma Laurie, non è solo la ragazza imbranata che spende tutti i suoi soldi in sigarette e cibo per cani, con la sua ironia riesce sempre ad avere la meglio sulle ragazze magre, belle, ma terribilmente noiose.



Il destino della scrittrice e protagonista del libro sembra essere scritto fin dalla scelta del suo nome, Laurie Ann, il tipico nome “dell’amica brutta”. La Notaro trova che tutto sarebbe stato diverso se l’avessero chiamata Nicole, Coleen o Dionne, ma sua madre non ha trovato niente di meglio di Laurie Ann, ed «è stata certamente più brava con i suoi cani: Callie e Cory».



La vita di Laurie Ann sarebbe “normale” se non fosse per quei piccoli incidenti che capitano solo alle “vere stupide”. Tra cani che si mangiano la biancheria, regali imbarazzanti e il rossetto sempre spalmato sui denti, Laurie ispira tenerezza, ma anche tanta voglia di far parte del suo club. E chi non vorrebbe per amica una donna che capisce che un uomo le piace solo quando lo colpisce con un pugno allo stomaco? Chi non vorrebbe passare una serata all’insegna del “Pieno Potenziale di divertimento”, per mettere in pratica i 12 passi per ubriacarsi come le scimmie? E chi meglio di Laurie potrebbe vincere una gara di burrito, credere che esista un accendino per individuare le gravidanze e spaventarsi davanti ad un top con l’elastico decisamente fuori moda? («Pensavo che l’elastico avesse una specie di data di scadenza, o che all’interno del top ci fosse un’etichetta con su scritto USARE POSSIBILMENTE ENTRO IL 1978»).



Laurie non ha bisogno di della carriera, di un marito perfetto o del botulino. Lei in ufficio ha una sedia girevole tutta per sé e può fumare alla scrivania: questo le basta e le avanza per essere la più giusta.



Laurie Notaro ha tenuto una rubrica umoristica per dieci anni. E' stata licenziata da sette posti di lavoro e vive con suo marito e i suoi animali a Phoenix, in Arizona. Il club delle poche ma buone è il suo primo libro.