Hanno passato un fine settimana tranquillo, in via Campo di Marte. E si racconta anche come pure nella zona della stazione e Broletto per i residenti e i servizi privati di security sia stato in particolare un sabato notte tutto sommato senza particolari tensioni. Con musica più bassa, maggior rispetto degli orari e di conseguenza meno ubriachi e balordi in giro a far confusione fino all’alba e a menare le mani per qualunque motivo. Una specie di effetto domino che, raccontano le voci da Fontivegge, si sarebbe avuto a seguito della chiusura per trenta giorni del locale, tecnicamente circolo culturale, di via Campo di Marte. Una chiusura disposta dal questore Giuseppe Bellassai dopo l’ultimo gravissimo fatto dello scorso fine settimana quando una violenta rissa (prosecuzione di quanto era già avvenuto all’interno del locale) si è sviluppata all’esterno del circolo, con i residenti svegliati e spaventati da quei calci e pugni e tanto di condivisione via social di immagini della violenza per raccontare quanto stava accadendo. Nel quartiere la notizia della chiusura del locale è stata accolta positivamente. Ma c’è un grosso interrogativo in molti. Se anche la questura ha certificato nel provvedimento di chiusura come l’episodio dello scorso fine settimana sia l’ultimo di una lunga serie (con tanto di altre due precedenti chiusure per 20 e 30 giorni nell’ultimo anno) «come si può non pensare - domanda e si domanda un residente della zona di via Campo di Marte - che tra un mese tornino a fare esattamente quanto hanno fatto fino ad ora? Considerando poi che saremo ormai quasi in estate e notoriamente nel periodo estivo certe situazioni peggiorano? Possibile che non ci sia modo di chiudere definitivamente un locale che da almeno un anno è direttamente collegato a risse e degrado? O quantomeno, possibile non ci siano strumenti per far rispettare le regole?».
LITE IN STRADA, TOLTE ARMI
A proposito di botte e violenze, gli agenti della squadra volante hanno ritirato le armi a un uomo dopo una lite per motivi di traffico. Il tutto è accaduto in zona Corciano, a seguito della lite tra un automobilista e un operaio. Il primo ha riferito che si era imbattuto in un furgone che ostacolava il passaggio. Essendo un episodio ricorrente, con toni accesi aveva chiesto al titolare della ditta di spostare il veicolo; ne era scaturita un’accesa lite con insulti e minacce e conseguente chiamata alla polizia. Gli agenti hanno riscontrato che il titolare dell’impresa edile - un italiano di 58 anni - era detentore di armi. Che per questo motivo gli sono state ritirate, insieme a munizioni e licenza, in attesa delle determinazioni della prefettura. Al termine delle attività, gli agenti hanno inserito l’evento nell’applicativo Scudo