Vladimir Luxuria ospite a Verissimo accompagnata dalla mamma, Maria Michela Guadagno, per la prima volta in tv. Le due ora sono molto legate ma accettare il percorso di transizione di Luxuria per la mamma non è stato facile.
I momenti difficili e l'accettazione da parte della mamma
Il racconto di madre e figlia a Silvia Toffanin è partito ricordando le amiche «estrose» che Vladimir portava a casa, e il periodo in cui cominciò a vestirsi in maniera differente, ma di nascosto, cambiandosi in delle cabine fuori casa. «Papà una volta mi ha vista in quelle cabine, ma io sentivo di non fare nulla di male. Quando mi vide capì e mi fulminò con uno sguardo. Poi tornò a casa.. "e diede la colpa a me" ha proseguito la madre di Vladimir.
«Nelle città devi dar conto alla gente, ho pensato inizialmente, ma poi mi sono detta chi se ne importa della gente, io se rendo conto a loro perdo mia figlia, e io voglio mia figlia», ha detto fieramente mamma Michela.
«Le persone andavano a dire a mia madre "ma lo sai com'è e cosa fa tua figlia"...che bravi, volevano assicurarsi che sapesse.
«Una cosa che mi dette molto fastidio fu quando incontrai per strada una signora - racconta poi mamma Michela - con il figlio che piangeva nel passeggino. Io avevo comprato dei chupa-chups per Glauco e Cristina (i miei altri due figli) e volevo offrirgli al piccolo, ma la signora li rifiutò. Come se a causa di mia figlia io potessi attaccare una qualche malattia», racconta con sofferenza la donna.
Il fratello Glauco e lo Zio Raffaele
In studio c'è stato poi un emozionante contributo video da parte del fratello di Vladimir, Glauco, con il quale si passano 19 anni di differenza. «Quando gli amichetti del quartiere facevano le classiche battutine sono sempre riuscito a difendermi e a difenderti», ha raccontato teneramente il fratello, che ha poi detto di lei: «Mi ha sempe incuriosito la sua sete di cultura e la sua voglia di non fermarsi alle apparenze».
«L'ho sempre vissuta in modo naturale - ha aggiunto poi lo zio di Vladimir Luxuria, Raffaele - per me è semplicemente come una figlia».