Serie B, per la promozione diretta tra Como e Venezia è tutto rinviato a venerdì sera

Lariani bloccati sullo 0-0 a Modena, lagunari vincenti al 93’ con la Feralpisalò che scende in C

Como
di Massimo Boccucci
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Domenica 5 Maggio 2024, 20:08

La seconda promozione diretta in Serie A, dopo quella del Parma, si deciderà venerdì prossimo nell’ultima giornata in B in programma alle 20.30. Il Como, secondo in classifica (72 punti), sembrava potercela fare ma non è andato oltre allo 0-0 al Braglia col Modena, che ha ottenuto la matematica salvezza, mentre il Venezia (70 punti) ha trovato il solito Pohjanpalo che ha segnato una doppietta (22 gol in tutto) piegando al 93’ la Feralpisalò, retrocessa in C. I lariani ospiteranno il Cosenza salvo e dovranno vincere, avendo 2 punti di vantaggio sui lagunari che passando al Picco contro lo Spezia (in lotta per garantirsi la permanenza nella categoria) potrebbero giovarsi eventualmente della differenza reti a favore negli scontri diretti. Il Parma ha acciuffato l’1-1 con la Cremonese (quarta) confermando il primo posto in campionato. Dietro si è completata la corsa ai playoff: il Catanzaro battuto a Terni è sicuramente quinto, il Palermo con il 2-2 contro l’Ascoli è certo di partecipare dal sesto posto, Sampdoria e Brescia hanno battuto rispettivamente Reggiana (1-0, decisiva al quarto d’ora una punizione perfetta di Sebastiano Esposito che non segnava dal 26 dicembre scorso) e Lecco (travolto 4-1) blindando la settima e ottava posizione.

Lotta salvezza senza tregua

In fondo alla classifica ci sono adesso 4 squadre in 3 punti nella lotta tra playout e retrocessione. Lo Spezia è a quota 41, la Ternana a 40, il Bari è invece fermo a 38 come l’Ascoli terzultimo.

I biancorossi sono davanti per gli scontri diretti a favore rispetto ai marchigiani. In caso di arrivo a pari punti, lo Spezia è in vantaggio negli scontri diretti con Bari e Ascoli, mentre resta dietro rispetto alla Ternana per la differenza reti totale. Proprio gli umbri hanno ottenuto una vittoria pesante grazie a un gran destro a giro al 78’ dell’attaccante Filippo Distefano, classe 2003, preso in prestito dalla Fiorentina, alla sua sesta rete in campionato. Lo Spezia s'è ritrovato a dover arginare Gennaro Tutino, che ha segnato su punizione e di tacco raggiungendo quota 19 gol, e c'è riuscito strappando il 2-2. ll Cittadella, che non vince in casa da 7 gare, parte forte e la sblocca al 6’ con la girata di Pittarello, ma il Bari pareggia poco dopo con un rasoterra di Nasti.

La Samp abbraccia Eriksson

In 27mila a Marassi hanno salutato la vittoria della Sampdoria contro la Reggiana, che ha valso la qualificazione ai playoff, abbracciando tra gli applausi scroscianti Sven Goran Eriksson. Insieme a Roberto Mancini e una ventina di suoi ex calciatori allenati nel suo quinquennio a Genova tra il 1992 e il ’97 per 199 panchine, il tecnico svedese malato da tempo ha emozionato i tifosi doriani presentandosi con la sciarpa blucerchiata al collo. A centrocampo, ad attenderlo, c’era la Coppa Italia vinta dalla sua Samp nel ‘94, l’ultimo trofeo nella storia doriana.

Accompagnato dal presidente Matteo Manfredi e da Mancini, Eriksson è andato a prendersi tutto l'affetto della Gradinata Sud, dominata dallo striscione «Anche in questa battaglia ti sosterremo. Bentornato a Genova, mister Eriksson», mentre nella Nord si leggeva «20.04.94 grazie mister Eriksson» pensando prorpio alla Coppa Italia. L’inchino di Sven davanti alla Sud è stato il momento più toccante, in uno stadio dove i fumogeni hanno colorato il cielo di blucerchiato. Poi, dopo aver assistito a bordo campo all’ingresso in campo di Samp e Reggiana, Eriksson è tornato in tribuna.

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