Al Mann di Napoli “Mortali Immortali, i tesori del Sichuan nell'antica Cina”, per la prima volta in Europa

Al Mann di Napoli “Mortali Immortali, i tesori del Sichuan nell'antica Cina”, per la prima volta in Europa
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Venerdì 14 Dicembre 2018, 17:03
Era un popolo misterioso dedito al culto del sole e a riti sciamanici che visse 4000 anni fa nelle valli del Fiume azzurro: la scoperta della sua civiltà, nel secolo scorso, ha riscritto la storia della Cina antica portando alla luce capolavori ricchi di spiritualità. Il mann, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ospita per la prima volta in Europa ben 130 testimonianze della cultura Shu nella mostra Mortali Immortali, i tesori del Sichuan nell'antica Cina”, dal 14 dicembre all'11 marzo 2019). Nel'immenso salone della Meridiana, opere in bronzo, oro, giada e terracotta, dal secondo millennio a.C. fino all'epoca Han (II secolo d.C.) raccontano il percorso di un popolo destinato a sparire e l'enigma delle maschere di bronzo più sofisticate dell' archeologia di tutti i tempi.

«Questa importante esposizione, che chiude idealmente l'anno del turismo Europa-Cina e rientra tra le attività promosse nell'ambito del Forum Culturale Italia-Cina del Mibac - spiega il direttore del Mann Paolo Giulierini - conferma il sempre più solido legame tra il museo e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano ma anche di quello cinese in Italia».
Gli oggetti esposti a Napoli includono grandi statue e vasi rituali di bronzo, elementi decorativi in oro, preziosi reperti in giada, le celebri maschere con gli occhi sporgenti e ingigantiti, statuette in terracotta e delicati recipienti di lacca. E' così che il cavallo di Sanxingdui, il sole di Jinsha, l'immagine del più grande albero di bronzo della storia dell' rcheologia, dialogano in suggestivi accostamenti con la meridiana, la statua in bronzo di Apollo e il cavallo di Ercolano. Ricostruzioni digitali, foto, video dello scavo aiutano il pubblico a comprendere il contesto di rinvenimento dei reperti e lo sviluppo di questa antica civiltà cinese così lontana dalla cultura della Cina classica.


 
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