Ecco il regalo di Natale di Albertone, in mostra i capolavori di Giorgio de Chirico

Ecco il regalo di Natale di Albertone, in mostra i capolavori di Giorgio de Chirico
di Laura Larcan
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Martedì 23 Dicembre 2014, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 17:31

Da oggi il ricordo di Albertone aleggerà sulla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma. Una sala in particolare rischia già di essere ribattezzata “sala Sordi”. Quella dove sfilano i tre capolavori di Giorgio de Chirico concessi in prestito per due anni al museo di viale delle Belle Arti dalla Fondazione Museo Alberto Sordi, erede unica del patrimonio dell’artista morto nel 2003. Tre tele straordinarie che furono acquistate nel 1959 direttamente da Alberto Sordi nella casa studio di piazza di Spagna di De Chirico. Eccole, ora sfilare in sequenza sulla parete bianca: “Cavalieri nel paesaggio”, “Ettore e Andromaca” e “Il trovatore”. In virtù di una profonda amicizia e complicità (galeotta la passione comune per il cinema) fu Sordi a chiederle personalmente al grande artista che le conservava a casa sua.

La loro prima uscita pubblica è stata tenuta a battesimo oggi pomeriggio dal ministro per i beni culturali Dario Franceschini, accompagnato nella visita dalla soprintendente della Gnam Maria Vittoria Marini Clarelli, dagli esponenti della Fondazione (assente Carlo Verdone che spicca nel Consiglio d’amministrazione).

Soddisfatto Franceschini, che si è impegnato personalmente per l’esposizione delle opere: «Siamo fieri e onorati di rispettare la volontà della di Alberto e di sua sorella e ci stiamo avviando verso quel percorso che porterà alla nascita del Museo Alberto Sordi con l'aiuto della sua Fondazione».

Il ministro ha poi aggiunto «Ritengo che questo sia un meraviglioso regalo di Natale fatto a tutta la città e più in generale alla nostra nazione dal grande Albertone, simbolo di Roma nel mondo. Sarebbe bello che anche in Italia, come nel resto del mondo, diventasse prassi comune la possibilità di attingere da donazioni e collezioni private per esporre capolavori nascosti come questi donati dalla famiglia Sordi».

E un pensiero non poteva che volare anche al grande genio di De Chirico, cui è dedicata ufficialmente la sala della Gnam. Franceschini ha proposto l’idea di istituire un museo dedicato a De Chirico raccogliendo le varie opere in giro per l'Italia. Franceschini ha poi raccontato un curioso aneddoto sul celebre amore dell'artista verso i manichini antropomorfi raccontando: «si dice che l'artista si innamorò di questo curioso soggetto artistico quando un negozio d'abbigliamento, tale Martinetti, lasciò in strada dei manichini durante la sistemazione delle vetrine».

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