Mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio la «cometa verde» sarà di nuovo «vicino» la Terra: l'ultima volta che capitò lo stesso fenomeno fu quando gli uomini Sapiens e di Neanderthal osservavano il cielo durante l'età della pietra. L'Osservatorio Palomar in California ha scoperto la cometa lo scorso marzo ed è riuscito a calcolare le tempistiche della sua orbita a ritroso, osservando appunto che l'orbita di C/2022 E3 (ZTF) completa il suo giro intorno al Sole ogni 50 mila anni.
Questo oggetto proviene dalla nube di Oort, ai margini del sistema solare, e arriverà a «sfiorare» la Terra, per così dire, avvicinandosi fino a 43 milioni di chilometri (2,5 minuti-luce).
Si ritiene che il suo particolare colore verde sia dovuto alla presenza di carbonio biatomico, soprattutto attorno alla testa. Secondo gli esperti questo corpo celeste potrà essere addirittura visibile a occhio nudo tra il 25 gennaio e il 7 febbraio.
La cometa verde
Le comete sono sfere di polvere e ghiaccio primordiali che oscillano intorno al sole in gigantesche orbite ellittiche. Mentre si avvicinano al sole, i corpi si riscaldano, trasformando il ghiaccio superficiale in gas e rimuovendo la polvere. Insieme, questo crea la nuvola o chioma che circonda il nucleo duro della cometa e la coda polverosa che lo accompagna.
Le immagini già scattate della cometa C/2022 E3 rivelano un sottile bagliore verde che si pensa derivi dalla presenza di carbonio biatomico – coppie di atomi di carbonio legati insieme – nella testa della cometa. La molecola emette luce verde quando viene eccitata dai raggi ultravioletti della radiazione solare.
BREAKING 🚨: Rare green comet will pass by Earth for the first time in 50,000 years on February 1 pic.twitter.com/TRdcgPx2y7
— Latest in space (@latestinspace) January 18, 2023
Gli astronomi armati di telescopi hanno catturato immagini sbalorditive della cometa nell'ultimo mese, mostrando la testa del corpo, la coda di polvere e la coda di ioni più lunga e tenue.
Ma «la palla di ghiaccio cosmica» è recentemente diventata abbastanza luminosa da essere vista ad occhio nudo , almeno nelle zone rurali molto buie con un inquinamento luminoso minimo. Da metà gennaio è stato più facile individuare la cometa con un telescopio o un binocolo. È visibile nell'emisfero settentrionale, nuvole permettendo, mentre il cielo si oscura la sera, sotto ea sinistra dell'ansa della costellazione dell'Aratro.