L'obiettivo, ricorda il ministro Beatrice Lorenzin nella prefazione, «è promuovere la salute andrologica delle generazioni future, essenziale non solo per il benessere del singolo individuo, ma anche delle coppie di domani e dell'intera società». La monografia delinea i percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali per l'identificazione precoce e la cura delle principali patologie maschili: criptorchidismo, varicocele, ipogonadismo, anomalie congenite del tratto genito-urinario e malattie sessualmente trasmesse.
Per salvaguardare la salute riproduttiva dei giovani uomini, si legge, «assume un ruolo fondamentale la collaborazione tra pediatra, medico di medicina generale, medico del consultorio e andrologo, unitamente alla creazione di reti territoriali integrate tra queste discipline». Ma necessaria è anche «una sistematica educazione della popolazione» con campagne di prevenzione mirate ad informare i giovani e le famiglie sui rischi derivanti da abitudini di vita scorrette, come fumo, alcol e obesità, così come sull'importanza della vaccinazione anti-Hpv.
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