Papà, per la seconda volta, da appena un giorno, con moglie e bimba ancora in clinica, ha deciso di trascorrere mezza giornata di libertà in moto, la sua grande passione. Il giro, tra i monti dell’Abruzzo, si è rivelato tanto bello quanto fatale: sulla via del ritorno per Roma, all’improvviso, ha perso il controllo della Kawasaki e si è schiantato contro il guardrail dell’A24, morendo sul colpo. Dalla gioia al dramma, in poco più di 24 ore: è il tragico destino di Marco Alessi, 40 anni da compiere a dicembre, romano di via Giuseppe Dessì alla Montagnola, che ieri ha perso la vita poco dopo il casello di Carsoli. Lascia la moglie e la bimba appena nata, ma anche un altro figlio di soli tre anni. Tradito dalla sua grande passione, le due ruote - aveva anche acquisito un attestato dopo una scuola di stunt, tanto era forte il suo amore - e, ma questo saranno le indagini a stabilirlo, da una fatalità: nulla, infatti, al momento lascia pensare che lungo il tragitto, ieri, la moto di Alessi abbia incrociato un altro mezzo che possa averlo urtato o sfiorato. Il motociclista romano, questo dicono gli agenti della Stradale che sono intervenuti, ha fatto tutto da solo, perdendo il controllo del mezzo forse per una disattenzione o per un malore. Ci vorranno accertamenti puntuali a capire il resto, come la velocità di marcia della moto ed eventuali cambi repentini di traiettoria, ma per adesso non sono emersi elementi che facciano cambiare il quadro.
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AMORE PER L’ABRUZZO
Si sa solo, e questo lo hanno raccontato gli amici del motoclub che lo conoscevano bene, che Marco aveva scelto l’Abruzzo per la sua mezza giornata di libertà.
TRAFFICO IN TILT
Forti i disagi per il traffico, bloccato per tutto il tempo in cui i soccorritori sono rimasti in zona per completare le operazioni di sgombero del mezzo, attendendendo l’autorizzazione del magistrato di turno. La salma del 39enne è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Avezzano a disposizione del magistrato inquirente, Ugo Timpano. In giornata, dopo la relazione della stradale che ha effettuato i rilievi, il sostituto procuratore deciderà se effettuare l’esame autoptico o restituire ai familiari la salma. Il 39enne faceva parte di un gruppo di appassionati motociclisti di Roma e, a detta degli amici, era esperto e sicuro sulla moto.