Anagrafe comunale di Roma ferma, sistema informatico in tilt: il servizio va fuori servizio

Da ieri lo stop a tutte le pratiche, anche quelle online, che proseguirà fino a lunedì

L'Anagrafe
di Gianluca Carini
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Sabato 13 Aprile 2024, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 00:59

Da ieri pomeriggio, i servizi anagrafici di Roma Capitale sono chiusi e lo rimarranno fino a lunedì. Sia gli sportelli fisici che i servizi online. Uno stop necessario per mettere fine ai problemi che da settimane paralizzano l’attività dei funzionari comunali. In questo week end, infatti, i tecnici del Comune dovranno spostare un'enorme mole di dati dei cittadini dal database attuale (ritenuto l'origine dei problemi che hanno messo in ginocchio l'anagrafe comunale) a un altro. Un’attività complessa cominciata ieri alle 15 e destinata a proseguire fino alle 8 del mattino di lunedì. Nella speranza che poi si possa ripartire.

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COSA SUCCEDE
A spiegare il tutto è stato lo stesso assessore al Personale e ai Servizi al territorio Andrea Catarci, in una circolare inviata il 9 aprile (insieme al direttore del relativo dipartimento, Gaetano Altamura) ai municipi della Capitale.

In sostanza, saltano gli open day programmati nel fine settimana per rilasciare le carte d’identità elettroniche (le Cie). Mentre l’ufficio denunce di nascita potrà sollecitare la registrazione di nascite presso le direzioni sanitarie degli ospedali ma non le successive trascrizioni. Per gli ospedali che non abbiano al loro interno una direzione sanitaria «si farà eccezionalmente ricorso alla predisposizione di atti a mano» (così nella circolare).

La registrazione dei matrimoni civili sarà fatta anch’essa a mano, «con la verosimile protrazione dei tempi di celebrazione delle singole celebrazioni nuziali». Infine, l’ufficio denunce di morte «programmerà le proprie attività, al fine di garantire la sepoltura delle salme connotata da indifferibilità» rimandando invece a lunedì «tutti gli adempimenti procrastinabili e non implicanti interferenze sanitarie». In sintesi, sia per gli atti di nascita che di matrimonio o morte, saranno effettuati solo quelli necessari al disbrigo delle pratiche più urgenti.

Sempre nella circolare è stato spiegato che i problemi del sistema attuale derivano dal fatto che Sipo (il gestionale del Comune) fatica a parlare con l'Anagrafe nazionale. Così facendo, viene spiegato nel documento, il sistema risulta «operativo in modo quotidianamente discontinuo con parentesi di fermo tecnico». Insomma, si va avanti a singhiozzo. Sempre secondo il Comune, il problema non riguarda il gestionale in sé (Sipo per l'appunto) ma il modulo anagrafe. Da qui, si è reso necessario «un intervento di massiva trasmigrazione dei dati su altro database, con integrale conservazione dei dati presenti nell’archivio informatico». E così si è arrivati al blocco dei servizi per il tutto il fine settimana.

I TEMI
I problemi maggiori riguardano soprattutto i cambi di residenza, bloccati ormai dal 25 marzo. In quella data, i servizi del Comune si fermarono completamente per quattro giorni: uno stop totale, in seguito al quale si è ripartiti a rilento (oppure a intermittenza), con gli impiegati del Comune che qualche volta hanno dovuto anche attrezzarsi con carta e penna per garantire un minimo di servizio ai cittadini. Il tema dei cambi di residenza rischia di avere una coda anche sulle prossime elezioni europee. Infatti – come denunciato qualche giorno fa dal consigliere ed ex assessore al Personale della giunta Raggi, Antonio De Santis – questi atti sono necessari per registrarsi nelle liste elettorali necessarie per poi poter votare alle prossime elezioni europee in vista del prossimo voto alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Ma la volontà del Campidoglio è quella di chiudere tutto in tempo utile.

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