Roma, torna il tram 2 dopo i lavori. «Il rumore non è cambiato, infernale anche a velocità ridotta»

La rabbia dei residenti: «Ogni curva che i mezzi percorrono causa insopportabili frastuoni e vibrazioni»

Roma, torna il tram 2 dopo i lavori. «Il rumore non è cambiato, infernale anche a velocità ridotta»
di Fernando M. Magliaro
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Lunedì 21 Agosto 2023, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 06:35

Il giorno temuto è arrivato: il tram 2, quello che collega piazzale Flaminio con piazza Mancini, ha ripreso a girare dopo lo stop per lavori di sostituzione di alcuni tratti di binario in funzione anti rumore. E per i residenti nella zona di via Flaminia, piazza Mancini e viale Pinturicchio è tornato l’incubo: «Era troppo bello per essere vero: niente più sveglia col tram alle quattro e mezza di mattina. Ora si ricomincia. I lavori non hanno risolto il problema», dice Annamaria, pensionata, che vive a viale Pinturicchio.

LE LAMENTELE

Per chi vive qui la sinfonia è unica: «Si stava meglio quando si stava peggio», dice con rassegnazione Andrea, 25 anni.

Sul frontone del suo palazzo, in via Masaccio, davanti il Maxxi - il Museo delle Arti del XXI secolo disegnato dall’architetto Zaha Hadid - campeggia uno striscione: «Maxxi Mala Movida» scritto a caratteri cubitali. «Qui abbiamo il tram che fa la curva a largo Rinaldi e il Maxxi. Praticamente dormire è un optional» gli risponde Alfonso. 

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DOPPIA CURVA

Quando il tram riparte dal capolinea di piazzale Mancini deve impegnare una prima curva a sinistra. Il frastuono dovuto alle ruote che stridono sui binari è deciso e intenso. E non varia al cambiare della vettura che fa la curva, segno che il problema risiede nel binario. Subito dopo, a largo Rinaldi c’è una seconda curva a sinistra che i tram percorrono dopo un semaforo che ne ferma la corsa. Tutte e due le curve sono fatte a passo d’uomo. Nella seconda, lo stridio arriva netto a seconda di quale vettura stia transitando ed è quindi legato alla qualità delle ruote. 

«Vedi», dice Pierpaolo il terzo della comitiva che si dirige, sciarpetta al collo all’Olimpico, «Il fatto è che quando sono le quattro e mezza di mattina il rumore è l’equivalente di una cannonata. Tu dormi e all’improvviso il letto oscilla e lo stridio del metallo non è esattamente la sveglia dei sogni». 
Andando poco più avanti, a piazza dei Carracci, «il rumore è davvero allucinante, insopportabile. Come le vibrazioni che i tram producono», rincara la dose Veronica, a passeggio con il marito, Giulio, che aggiunge: «È talmente forte che devono per forza buttare l’acqua sui binari per provare a ridurre il rumore. E meno male che hanno sostituito i binari. Solo che appena si asciuga o se semplicemente non passano a versarla, qui è come stare su un costante passaggio di “unghie sulla lavagna”, se mi passi la metafora». C’è anche la quarta grande curva, quella che da viale Tiziano immette su viale Pinturicchio. Anche qui un semaforo interrompe la corsa dei tram che, però, pur muovendosi in modo lentissimo, producono «un rumore infernale che in qualche caso è davvero insopportabile», dice Gaia, 40 anni, impiegata al Catasto. «Sai - aggiunge sua madre, Pina - fino a che è giorno, c’è traffico e quindi rumori di vita in strada, magari non te ne accorgi molto. Ma la mattina presto oppure in pomeriggi come questi, di fine agosto, con Roma mezza deserta, ogni sussurro diventa una specie di urlo e il tram raggiunge vette di inquinamento acustico impressionanti». E anche qui: «Tutti quelli che difendono il tram, semplicemente non lo conoscono. Non ce l’hanno sotto le loro finestre. Facile così», conclude Gianfranco, il marito di Pina.

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