Roma, Massimiliano Bruno a teatro: «Io, piazza Bologna e quella borghesia anni 70-80»

Il regista e attore al Parioli: "Quando cresci in un quartiere te lo porti un po' addosso"

Locandina Spettacolo "Lo Stato Delle Cose" Di Massimiliano Bruno.
di Carmela De Rose
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Lunedì 8 Maggio 2023, 13:15

Tra storie di vite e storie dei quartieri romani verteranno i racconti dello spettacolo teatrale "Lo Stato delle cose" dell'attore, regista e sceneggiatore Massimiliano Bruno, in scena fino al 21 maggio al Teatro Parioli di Roma.  Dopo 23 anni ritorna sul palcoscenico già molto caro e familiare, infatti lo aveva calcato con Paola Cortellesi con un “Ancora un attimo”. Bruno si trasformerà in un cantastorie drammaturgico, che racconterà l’umanità attraverso i diversi incontri di un autore alla ricerca sempre di storie  da mettere in scena. Una vera e propria coazione a ripetere dello stesso autore che attraverso dei flashback ci mostra la sua stessa crisi – passata come sceneggiatore. Questa crisi viene sbattuta in faccia per far indurre la riflessione su quanto sia cambiato il ruolo dell’autore con l’avvento di Netflix, Prime e dei social e su quanto la società ha creato degli stereotipi sulle relazioni e sugli esseri umani. Alcune volte accade che, quando cerchi storie da raccontare esse sono li vicino casa tua o nelle tue memorie passate. 

 

L’unicità della messa in scena di Bruno: la prima serie teatrale.

Infatti Bruno rievoca le sue esperienze vissute quando abitava nella zona di Piazza Bologna nei pressi dell’università La Sapienza.  Racconta: «Sono cresciuto in mezzo a studenti universitari che venivano da tantissime altre città, provenivano dalla Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Toscana praticamente da tutta Italia.

Ed è stato subito una apertura nei confronti di persone che non erano romane ma che ormai lo erano diventate un po' come me. Per cui ho sempre vissuto tantissime culture, quella romana la vivevo fuori casa mentre dentro ho sempre vissuto le mie tradizioni di origini calabresi. Mia madre era di Cosenza mentre mio padre di Nicastro e quindi si parlava spesso il dialetto, soprattutto quando si discuteva. Quando cresci in un quartiere te lo porti un po' addosso, ti porti dentro quel tipo di modo di esprimersi, anche la cadenza romana che ho, è dalla parte di Roma in cui sono cresciuto. Ho cercato di raccontare quelle tematiche di quella borghesia di quando ero ragazzo nei 70 – 80, di quella lotta politica che c’era in quegli anni, quelli di destra e quella di sinistra, quando si fronteggiavano i fascisti e i comunisti. Un piccolo quartiere che però era un mondo grande che mi ha permesso di svariare moltissimo in tutte le sceneggiature che ho scritto e che spesso vado a riprendere per affrontare quelle tematiche nei film e nelle pièce teatrali». L’unicità di Massimiliano è l’invenzione della prima Serie Teatrale. Perchè ogni settimana vedremo storie di personaggi differenti interpretati dagli allievi del Laboratorio di Arti Sceniche. Come evoca la locandina l’essenza dello spettacolo è un Bruno magnificamente gigante che ci presenta 32 piccoli attori presentandoli al pubblico. Una antologia pirandelliana di verità di cui non parlano tutti, si parla di sesso, immigrazione, amori finiti e domande esistenziali: “quante volte nella vita hai fatto una cosa giusta e se stato giudicato male perché dovevi farla sbagliata? Quante volte ti hanno detto che le cose pericolose non si toccano ma le tocchi lo stesso? Quante volte sei stato sincero e contemporaneamente eri felice?  E poi la domanda finale è forse che nella crisi nasce l’inventiva, le scoperte le grandi strategie? Chi supera la crisi forse supera sé stesso senza essere superato. 

La distribuzione dello Spettacolo in scena al Teatro Parioli.

Questa settimana in scena, oltre all’onnipresente Massimiliano Bruno, gli 11 allievi del suo Laboratorio di Arti Sceniche: Giulia Napoli, Lara Balbo, Matteo Milani, Anna Malvaso, Giorgia Remediani, Daniele Locci, Francesco Mastroianni, Giulia Cavallo, Daniele Di Martino, Filippo Macchiusi, Cristina Chinaglia. 

Qui, le diverse distribuzioni dello spettacolo:


3 – 7 Maggio Massimiliano Bruno, Giulia Napoli, Lara Balbo, Matteo Milani, Anna Malvaso, Giorgia Remediani, Daniele Locci, Francesco Mastroianni, Giulia Cavallo, Daniele Di Martino, Filippo Macchiusi, Cristina Chinaglia


8 – 14 Maggio Massimiliano Bruno, Malvina Ruggiano, Martina Zuccarello, Alessia Capua, Niccolò Felici, Federico Capponi, Francesco Mastroianni, Kabir Tavani, Francesca De Cupis, Sofia Ferrero, Giorgio Petrotta, Giulia Fiume


15 – 21 Maggio Massimiliano Bruno, Sara Baccarini, Tiziano Caputo, Agnese Fallongo, Giuseppe Ragone, Rosario Petix, Chiara Tron, Daniele Trombetti, Germana Cifani, Federico Galante, Clarissa Curulli, Liliana Fiorelli.

Lo spettacolo sarà diverso ogni settimana ma i tre allestimenti non saranno propedeutici l’uno all’altro.

Luci: Salvatore Faraso

Costumi: Valentina Stefani

Scenografia: Alessandro Chiti

Coordinatrice Susan El Sawi

Aiuto Regia: Sara Baccarini 

Assistenti alla regia: Lorenza Molina, Roberta Pompili, Paolo Sebastiani

Produttore esecutivo: Enzo Gentile

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