Il tennis tra business e Vip: la ricetta vincente di Roma. E il Foro Italico si allarga

Il tennis tra business e Vip: la ricetta vincente di Roma. E il Foro Italico si allarga
di Camilla Mozzetti e Giacomo Rossetti
4 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Maggio 2024, 06:49

Sarà per il garbo che pure questo sport insegna. Sarà per il glamour fuori campo e per l’eleganza mostrata nel pieno della sfida fra volèe e rovesci. A prescindere dal nome del giocatore. La voglia di assistere a quello spettacolo dove si è uno-contro-uno. Misurare così l’eccellenza, vedere fin dove si può spingere lo sforzo umano, fisico e mentale, accettare la sconfitta, gioire della vittoria. Rivedersi dagli spalti. Cercarsi da lì. Sarà che il tennis usa il linguaggio della vita per dirla con André Agassi: «Vantaggio, errore, servizio, break: ogni punto può segnare la svolta e ogni ora può essere la più bella della nostra vita. O la più buia, dipende da noi».

Sarà per tutto questo che l’edizione 2024 degli Internazionali Bnl d’Italia ha consacrato non solo il tennis ma anche l’evento ospitato ancora una volta al Foro Italico. Lo dimostrano i numeri degli spettatori, la capacità dell’amministrazione capitolina di prevedere ancora prima il “punto di caduta” di questa manifestazione aprendo così al tennis alcuni dei più suggestivi angoli della città. Prima fra tutti piazza del Popolo.

IL TORNEO

Tennis come evento, come volano e come sport a prescindere dalle defezioni sul campo. L’assenza del numero due del mondo, Jannik Sinner o il forfait di Matteo Berrettini e l’esclusione precoce Novak Djokovic e Raphael Nadal non hanno inficiato l’esito del torneo. Un successo di pubblico, un successo per Roma. Tutti gli indicatori principali di fine torneo dallo studio di ‘EY’ riportano segno positivo, a partire dalla biglietteria. Dai 298.537 tagliandi venduti nel 2023, si è passati ai 356.424 di quest’anno, con 28,5 milioni di euro di incasso (si è registrato addirittura un più 1.630% rispetto all’edizione 2004, dove l’incasso era stato di 1,6 milioni, a fronte di 58.127 spettatori paganti). Agli spettatori, arrivati da tutta Italia e dall’estero, si sono uniti grandi big dello sport, della musica, del cinema, dello spettacolo. Solo ieri per l’ultima giornata nella grande “piazza” del Foro Italico sono arrivati Bebe Vio, il cantante Gazzelle, il ministro dello Sport Andrea Abodi mentre nei giorni scorsi fra gli spalti posto per Chiara Ferragni, Ilary Blasi e ancora Marco Mengoni, Thomas dei Maneskin, Monica Guerritore, Paola Perego, Neri Marcorè, Kasia Smutniak.

Analogamente l’impatto economico generato dagli Internazionali ha raggiunto il tetto dei 615,6 milioni di euro di cui 274,6 diretto, 233 indiretto e 108 indotto. «Abbiamo fatto vivere la magia degli Internazionali a tutti i cittadini e i turisti, cercando di abbattere barriere sociali ed economiche - commenta l’assessore al Turismo e ai Grandi eventi Alessandro Onorato - dalla presentazione al Colosseo ai sorteggi a Fontana di Trevi. Dal campo da tennis a Piazza del Popolo, la novità più bella degli ultimi anni, apprezzata molto anche da Nadal, al coinvolgimento dei commercianti del centro storico, che hanno allestito le proprie vetrine a tema. Roma si è dimostrata il valore aggiunto di una manifestazione che ha raggiunto un livello mondiale, tanto da non aver nulla da invidiare agli altri tornei del circuito».

IL FUTURO

Un successo clamoroso può paradossalmente generare un campanello d’allarme. Se da un lato gli Internazionali hanno confermato l’insaziabile fame di tennis di Roma e dell’intero Paese, dall’altro lato hanno evidenziato una realtà inconfutabile: i tifosi al Foro Italico ormai sono troppi, serve più spazio e serve quanto prima. Il presidente della FITP, Angelo Binaghi, assicura che già da oggi, primo giorno post torneo, si inizierà a studierà l’adeguamento del sito. Una prima idea è montare maggiori tribune sui campi del ground e avere un terzo campo numerato. Il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma propone altre due soluzioni: «Utilizzare le sponde del Tevere che si affacciano sul Foro Italico. Abbiamo presentato un progetto che prevede la costruzione di due campi da tennis nell’area golenale del Ponte della Musica grazie all’accordo con Difesa Servizi», spiega. Non solo: anche lo spazio che va dalla piazza dove sorge la sfera davanti allo Stadio Olimpico fino allo stadio dei Marmi potrebbe costituire «uno sbocco naturale». In fondo, è proprio il Foro Italico «il valore aggiunto di questo torneo», sottolinea. La “grande piazza” dove vivono gli Internazionali dei record può essere ampliata.

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