Roma, avvertivano i ristoratori dei controlli in cambio di soldi e cene: tre vigili nei guai

Roma, avvertivano i ristoratori dei controlli in cambio di soldi e cene: tre vigili nei guai
di Michela Allegri
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Martedì 21 Febbraio 2017, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 08:56
Cene al ristorante, bottiglie di vino, consumazioni gratis in gelateria. In cambio di denaro e lusinghe, un gruppetto di vigili urbani si è messo al servizio di due ristoratori del Centro Storico. Ora, però, rischiano di finire a processo per rivelazione di segreti d'ufficio e corruzione. Si tratta di Franco Caponera, Fabio Corazzini e Alessandro Egidi. Il pm Giuseppe Cascini ha firmato un avviso di conclusione delle indagini nei loro confronti, atto che solitamente precede una richiesta di rinvio a giudizio.

I pizzardoni avrebbero spifferato notizie riservate ai commercianti, che in questo modo sarebbero anche riusciti ad aggirare le delibere comunali sui tavolini selvaggi, esponendo a Campo de' Fiori più postazioni esterne rispetto a quanto previsto dalla legge.

I fatti contestati risalgono al 2013 e al 2014. Caponera avrebbe spifferato ai ristoratori di ispezioni previste nel locale di piazza di Spagna La Barcaccia e in un bed and breakfast in via Belsiana.

I REGALI
In cambio, avrebbe ottenuto vino e buoni pasto. Corazzini, invece, avrebbe avvisato i titolari di un'ispezione prevista nel locale Numbs di Campo de' Fiori. Egidi, infine, avrebbe accettato 200 euro e decine di coni gelato gratuiti in un locale di proprietà degli indagati, a piazza Trevi.
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