Roma, sparatoria nel locale set di Gomorra: quattro feriti a Roma

Roma, sparatoria nel locale set di Gomorra: quattro feriti a Roma
di Marco De Risi ed Elena Panarella
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Domenica 26 Febbraio 2017, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 09:42

ROMA Prima la lite, poi gli spari. Una movida violenta, anzi violentissima. Che arriva addirittura a sfiorare la strage. È quanto accaduto la scorsa notte all'Eur davanti al locale Room 26 di fronte all'obelisco, in Piazza Guglielmo Marconi (set della seconda serie della fiction Gomorra). C'era una serata tanto attesa, una festa di carnevale organizzata con una delle spiagge più popolari, il Samsara di Gallipoli. Ma qualcosa è andato storto. Risultato: quattro persone ferite a colpi d'arma da fuoco, due in gravi condizioni, ma nessuno in pericolo di vita. Nel pomeriggio la polizia ha fermato il presunto responsabile, un 26enne che avrebbe tentato di vendicare l'«onta» di essere stato allontanato dal locale. L'obiettivo molto probabilmente erano i buttafuori. Da una prima ricostruzione i ragazzi feriti erano appena usciti all'esterno della discoteca e sarebbero stati presi in pieno dai colpi esplosi all'impazzata da un altro gruppo di clienti cacciati dalla sicurezza del locale. Chi ha sparato, quindi, voleva vendicarsi per essere stato allontanato dal locale? È quello che stanno accertando gli investigatori che sempre ieri dopo aver fermato un ragazzo, ne hanno denunciato un altro di 32 anni (suo amico). Ora è caccia al resto del gruppo.

 

LA RICOSTRUZIONE
Erano da poco passate le 4.30 quando sono stati esplosi diversi colpi di pistola in strada, almeno una decina. Immediato il fuggi fuggi tra i clienti che si trovavano all'esterno della discoteca, luogo di ritrovo della movida bene della Capitale. Tra i feriti un ragazzo spagnolo che stava mangiando un panino a pochi passi dall'ingresso insieme a due suoi amici e connazionali (tutti appartenenti allo staff della Primavera calcio del Villarreal), arrivati a Roma giovedì per la partita di Europa League tra la Roma e la prima squadra spagnola. «All'inizio pensavamo ad uno scherzo - hanno raccontato i ragazzi - c'era la festa di Carnevale e molte persone erano mascherate, una ragazza era persino vestita da poliziotta con una pistola finta. Poi quel ragazzo vestito di nero è sbucato all'improvviso e non si è capito più nulla». Alla fine della follia in quattro sono stati centrati dai proiettili di una semiautomatica (rimbalzati sul marmo). La polizia che indaga sulla vicenda ha fermato un 26enne, romano e con precedenti penali. La pistola non è stata trovata ma gli investigatori ritengono di avere indizi a carico del ragazzo comprese alcune testimonianze.

Le indagini comunque continuano per capire se altri abbiamo sparato. Le ambulanze del 118 hanno soccorso i feriti trasportandoli in diversi ospedali. Due i più gravi, di cui uno ricoverato in codice rosso. Lo spagnolo, 25 anni e tre italiani di 30, 35 e 42. Gli investigatori ipotizzano che l'obiettivo di quegli spari all'impazzata potesse essere il personale della sicurezza del locale che, a quell'ora, sosta abitualmente all'esterno per la chiusura. Il gruppetto di 3 o 4 persone che era stato cacciato dalla discoteca «aveva creato molti problemi all'interno del locale», racconta no alcuni testimoni. Tanto che era stato chiesto l'intervento della polizia un'ora prima (ma si subito dileguati nel nulla). Poi la decisione della spedizione punitiva a suon di spari. Del caso di occupano gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato Esposizione. Gli agenti hanno sequestrato sul posto alcuni bossoli rimasti per terra e stanno vagliando in queste ore le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato l'auto in fuga. Ascoltati anche diversi testimoni e clienti della discoteca che avevano trascorso la serata nel locale. «Un atto criminale avvenuto vicino alla nostra porta non può spingerci a non riaprirla - spiegano i gestori del locale - Vorrebbe dire piegarsi alla violenza criminale avvenuta in modo inconcepibile vicino a noi».
 

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