Fascia di garanzia non rispettata, sciopero iniziato prima delle 8.30, convogli che si fermano alle stazioni senza proseguire fino al capolinea. Potrebbero essere licenziati i macchinisti della metropolitana che ieri avrebbero iniziato lo sciopero prima dell'orario stabilito, scatenando il panico tra migliaia di passeggeri. L'Atac ha subito avviato un'indagine interna e ha predisposto una relazione da inviare all'Autorità Garante dello Sciopero. «Se nel corso dell'analisi dei fatti dovessero emergere comportamenti difformi da ciò che prevedono le norme sul diritto di sciopero - ha sottolineato il Presidente di Atac Roberto Grappelli - l'azienda procederà con sanzioni esemplari». Tra queste, una volta accertati i comportamenti scorretti, anche la possibilità di arrivare al licenziamento.
LA RABBIA
Passeggeri infuriati che non vogliono abbandonare i vagoni e le stazioni della metro, due macchinisti aggrediti ad Arco di Travertino e Re di Roma, treni che si fermano alle stazioni, infine la richiesta ai passeggeri di «evacuare» i treni, mentre in tutta la città il traffico è andato in tilt.
LE REAZIONI
Treni in corsa che si bloccano alle fermate allo scoccare delle 8,30 e una voce che chiede ai passeggeri di scendere, di «evacuare i treni». Caos a Cinecittà, ma anche alle stazioni Arco di Travertino, Ponte Lungo, Barberini. «A Ponte Lungo il treno si è fermato, una voce ha chiesto a tutti di scendere, ma io sono rimasta seduta: so che i treni sono obbligati ad arrivare fino al capolinea» racconta Monica che poi ha proseguito il suo viaggio. «Il diritto di sciopero deve essere garantito, ma anche il diritto dei cittadini a muoversi. Non accettiamo questi comportamenti» il commento del sindaco Ignazio Marino. «C'è il diritto di sciopero - ha detto l'assessore Guido Improta - ma deve essere regolato e uno dei fattori di regolazione è la corretta e tempestiva informazione ai cittadini con i quali non posso che scusarmi sapendo che le scuse servono a poco per chi ha avuto una giornata di lavoro ostacolata». Atac ha precisato «che non possono essere escluse, tra le motivazioni che hanno scatenato i disagi, le difficoltà di accettazione da parte di alcune sigle sindacali della piattaforma riorganizzativa che l'azienda ha recentemente varato e che mira a recuperi di produttività, facendo aumentare le ore effettive di guida dei macchinisti dalle 736 alle previste 950 all'anno». Il Codacons, inoltre ha annunciato un esposto in Procura eall'Authority, sottolineando che «secondo molti utenti il servizio sulla metro A sarebbe stato interrotto a partire dalle ore 8,15, anziché dalle ore 8,30 come previsto». E ipotizza interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Secondo l'Ugl lo sciopero ha coinvolto tra il 30 e il 40% dei dipendenti. L'assessore ai trasporti parla di «un'adesione allo sciopero di 82 lavoratori su un totale di 560 addetti in servizio, con una percentuale del 14,6% di aderenti». E intanto ieri la città è andata in tilt: un venerdì 17 da dimenticare.