LA PROTESTA
Inutile dire che tra i conducenti, questa riforma natalizia, abbia riscosso pochi applausi. «Il 14 dicembre sciopereremo principalmente per questo motivo», fa subito sapere Claudio De Francesco, battagliero leader del sindacato Faisa Confail. Che prepara la grande adunata: «Siamo pronti a protestare fin sotto il Campidoglio, non ci arrenderemo facilmente».
Tanto per far capire il clima che si respira in via Prenestina, l'autista pasionaria Micaela Quintavalle, a capo del mini-sindacato grillino Cambiamenti, ieri sera su Facebook si descriveva come una «tigre indemoniata». «C'è un disegno a danno degli autoferrotramvieri - grida in un video pubblicato sul social network - Spero che questa decisione venga ritirata da chi governa questa città», vale a dire il Movimento cinque stelle, che pure molti sindacati (a partire da quello della stessa Quintavalle) hanno appoggiato in campagna elettorale. Con gli autisti che lo hanno contattato, per protestare, il presidente M5S della Commissione Trasporti, Enrico Stefano, ha cercato di prendere tempo: «È una proposta di Atac, siamo ancora in una fase di valutazione...». A smentirlo, indirettamente, c'è un post pubblicato dal vicesindaco Daniele Frongia giusto un anno fa.
IL VICESINDACO
Il braccio destro di Virginia Raggi, all'epoca consigliere uscente d'opposizione, su Facebook se la prendeva con Atac che «festeggia il Natale lasciando a piedi migliaia di romani e turisti». «Sembra incredibile - scriveva Frongia - ma esiste una capitale europea, quella con il maggior numero di turisti, che a Natale fa mezzo servizio e alle ore 13 si è fatta una certa e si chiude la metro». Dal 2016, concludeva, «si deve cambiare registro». E adesso che i Cinquestelle hanno messo le mani sull'Atac, effettivamente, è arrivata la riforma. Che però ha davanti a sé un percorso tortuoso. «Non staremo con le mani in mano», fanno sapere sempre dalla Faisa Confail. «A Roma si è sempre fatto così, ci sono padri di famiglia che non possono lavorare a Natale. Ci vada la sindaca al volante di un bus». Nelle chat dei conducenti, ovviamente, c'è chi prepara le contromosse: dai permessi 104 alle donazioni sangue. Un remake del capodanno 2015 (quello delle assenze di massa tra i vigili e i macchinisti), in versione Cinepanettone.