Ancora un episodio di movida violenta. Questa volta nella zona di Trastevere, a piazza Trilussa. Dopo l’anziano preso a bottigliate senza nessuna ragione a Don Bosco, giovedì notte la stessa sorte è toccata a uno studente americano di 30 anni che è stato centrato da un colpo di bottiglia alla testa.
LA DINAMICA
Il giovane stava parlando con altri due turisti provenienti dagli Usa, di 34 anni e 27 anni, quando è stato colpito alle spalle da un senza fissa dimora di origini albanesi, sulla trentina che era con un altro senzatetto.
LE DICHIARAZIONI
I due americani hanno dichiarato ai carabinieri che hanno aggredito l’albanese per salvare l’amico. Ma i militari della stazione Trastevere hanno ascoltato le testimonianze e sono arrivati alla conclusione che anche i turisti potessero essere considerati aggressori. I due, infatti, hanno picchiato l’albanese quando aveva ormai smesso la sua azione violenta. Lo studente ferito è stato portato all’ospedale Santo Spirito dove è stato medicato con dieci giorni di prognosi. La bottigliata gli ha procurato delle ferite al capo e per questo è stato trattenuto in osservazione per una notte.
Il ferito è parso molto provato proprio per l’aggressione senza motivo. L’albanese, che ha avuto una prognosi di 10 giorni, è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali. I tre studenti americani, invece, sono stati denunciati a piede libero per lo stesso reato. L’albanese arrestato è sembrato completamente fuori di sé, molto probabilmente per una forte ubriacatura che poi l’ha portato ad agire. Smentita, invece, la voce secondo cui i tre americani avrebbero detto di no alla richiesta di elemosina fatta dall’albanese che a quel punto avrebbe reagito violentemente. I carabinieri, infatti, hanno accertato che non ci sarebbe una ragione alla base del gesto dello straniero, se non il solo stato di ubriachezza. I tre turisti erano arrivati a Roma da circa dieci giorni e sono ripartiti ieri per gli Stati Uniti. Rimarrà a loro carico la pesante denuncia per lesioni personali.
IL RACCONTO
«È noto nella zona - dice un residente riferendosi all’albanese arrestato - È un tipo molto violento che le forze dell’ordine conoscono bene. Più volte l’hanno arrestato. Ma poi, dopo pochi giorni dal fermo, lui è tornato sistematicamente a piazza Trilussa per chiedere l’elemosina». «Ero nella piazza quando è si è verificata l’aggressione del barbone allo studente americano», racconta un ragazzo. «Anche gli americani hanno sbagliato perché hanno reagito modo violento - prosegue - Quando ormai era terminata la prima aggressione loro, invece di chiamare i soccorsi, hanno replicato picchiando».