Colosseo, il tram 3 è fermo. Il sollievo dei residenti: «Finalmente nessun rumore»

«Senza sferragliamenti e stridii, abbiamo potuto dormire con le finestre aperte»

Colosseo, il tram 3 è fermo. Il sollievo dei residenti: «Finalmente nessun rumore»
di Fernando M. Magliaro
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Lunedì 4 Settembre 2023, 00:09

«Il 3? Certo che lo sentiamo, pure da qui. Quando frena, quando fa la curva e fischia e stride, e quando passa a mezzo metro dai clienti che se non stanno attenti, specie di notte, rischiano di finire arrotati». Tiziana ha una gelateria in via di San Giovanni in Laterano, in quella che è la gay street di Roma, a pochi passi dal Colosseo. Già dalla mattina presto è pieno di clienti che portano via coni e coppette, cioccolato e crema. «E che spesso si lamentano del tram», rincara la dose Angelo, da dietro il bancone dei gelati. «Si siedono qui fuori e pure se c’è l’area archeologica che ci divide dai binari, il rumore lo sentono loro come lo sentiamo noi. E te ne accorgi perché smettono di parlare fino a che il tram non passa. Un po’ come succede con le ambulanze». 

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TURISTI
La zona è uno dei punti più turistici di Roma.

Non a caso, qui, bar e ristoranti sono praticamente ovunque. Insieme a hotel e B&b: «Io abito al quarto piano», racconta Luca, parrucchiere con casa che affaccia sul Colosseo. «Nel mio palazzo i residenti sono sempre di meno. Chi può, trasforma la casa in un B&b e se ne va altrove. Ora, non voglio arrivare ad affermare che sia colpa del tram, sia chiaro. Ma sicuramente incide: con tutti i doppi vetri e il piano alto, alle quattro e mezza quando i mezzi iniziano a girare, qui vibra tutto. E quando fanno la curva, è tutto uno stridio e uno sferragliamento. Di sicuro c’è che se deciderò di andarmene, cercherò un posto dove il tram non ci sia». 

LA LINEA
Ora il 3 - quello che va da Stazione Trastevere a Valle Giulia, condividendo un pezzo di linea con il tram 8 nella zona di viale Trastevere fino a via Induno, e una lunga tratta con il 19, da Porta Maggiore fino al capolinea di Valle Giulia di fronte la Galleria Nazionale d’Arte moderna - è fermo da settimane. A testimonianza di quanto sia molesto il passaggio di un mezzo amato solo dalla lobby filotranviaria di sinistra, il Comune è dovuto intervenire per cambiare quei tratti di binari più ammalorati. Quelli che provocano rumori e sobbalzi, che causano lo stridio in curva e che, oltretutto, distruggono le stesse ruote dei tram. 

«Noi ora che il tram è fermo siamo praticamente rinati. È la prima estate o quasi in cui possiamo dormire con le finestre aperte e non essere risvegliati all’alba da questi mezzi infernali», dice Giuseppe, pensionato, residente in via Capo d’Africa quasi all’incrocio con piazza del Colosseo. 

«Io una differenza col passato la vedo: prima i turisti, anche nelle recensioni si lamentavano spesso del rumore e delle vibrazioni provocate dal 3 quando usciva dalla curva di via Claudia e poi quando prendeva quella su via Labicana. Quest’anno stranamente no: sarà che è il tram è fermo, per grazia divina?», ironizza Marta, proprietaria di un B&b in via dei Santi Quattro. 

Più o meno la stessa cosa che dice Andrea, che gestisce alcune case vacanze sparse fra via Labicana, via dei Santi Quattro e via Capo d’Africa: «Questa cosa del tram, insieme, a dire il vero, al pessimo servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade, sono i due elementi che ricorrono spesso nelle valutazioni dei turisti. Magari non rimangono sulle recensioni delle case, anche perché non sono problemi per i quali abbiamo soluzioni, ma se ne lamentano eccome».

TAXI
«Qui su piazza del Colosseo, quasi all’incrocio con via Claudia, abbiamo una piccola area di posteggio per noi taxi. Troppo piccola per una zona così turistica e dobbiamo fare enorme attenzione perché i turisti spesso sono distratti e scendono senza guardare, rischiando di finire arrotati», racconta Virginio, detto Gino, tassista di lungo corso.

Ed effettivamente la distanza fra le auto bianche ferme e i binari del tram è davvero minima. «Io onestamente guardo con ansia a quando toglieranno la rete da polli, quella arancione, che sta lì per il cantiere», dice Mirella, all’uscita da un piccolo supermercato di via dei Santi Quattro, indicando la rete di protezione del cantiere di sostituzione dei binari del tram a via del Parco del Colosseo, la corsia riservata e protetta che vede i tram passare al di sopra di via Clelio Vibenna, la strada che circumnaviga il Colosseo, e che finisce con la rinascimentale Casina del Vignola Boccapaduli a piazza di Porta Capena.

LAVORI
«C’è il cantiere, è vero. Ho letto che a San Giovanni hanno cambiato proprio tutta la curva. Mi ricordo bene il rumore allucinante che faceva e che si sentiva benissimo quando stavi sul tram», spiega Giorgio, 40 anni, impiegato, che, con aria sconsolata, aggiunge: «Ma lo vede in che condizioni sono questi binari? Stiamo esattamente davanti al Colosseo. Fra rotaia consumata e asfalto semidistrutto i tacchi delle signore o le infradito dei turisti sono l’anticamera per il Cto», riferendosi al Centro Traumatologico. 
 

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