Comunarie M5S, il giudice riammette gli espulsi: «Ma le votazioni non si ripeteranno»

Comunarie M5S, il giudice riammette gli espulsi: «Ma le votazioni non si ripeteranno»
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Martedì 12 Aprile 2016, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 21:30
Nel giorno in cui si spegne Gianroberto Casaleggio, arriva il verdetto del Tribunale di Roma sul ricorso di tre espulsi dal Movimento e dalle comunarie M5S. Il giudice «ha accolto la domanda di sospensiva delle espulsioni», annullando dunque i 'cartellini rossì, «ma ha giudicato inammissibile» la richiesta di annullare le consultazioni online che hanno visto trionfare Virginia Raggi. Lo dice all'Adnkronos Paolo Palleschi, uno dei tre ricorrenti.

«Tecnicamente - spiega Palleschi all'Adnkronos - è stata accolta la domanda di sospensiva delle espulsioni. In sintesi, quelle espulsioni sono state ritenute illegittime». Dunque, secondo il ricorrente, «dal punto di vista politico, a nostro avviso, si pone eccome la questione 'comunariè: è ingiusto andare avanti con Raggi quando alcune persone sono state ingiustamente fatte fuori dalla corsa. Ma la valutazione sul che cosa fare, ora spetta solo al M5S». Secondo l'ex grillino, «molto dispiaciuto e toccato per la morte di Casaleggio,
«l'aspetto giuridicamente più interessante è che sono state distinte le due associazioni, ovvero quella creata nell'ottobre del 2009 e quella nata successivamente, ovvero nel 2012 da Grillo, il nipote, un commercialista e Casaleggio». Una questione non da poco, che potrebbe «mettere in crisi l'intera struttura del Movimento«, che, con questa "doppia identità", sembra ora poggiare «su basi d'argilla».

Il legale:
«Ora Raggi ripeta le Comunarie». «Sono soddisfatto, anche se non abbiamo ottenuto un risultato pieno per una mera questione formale». A dirlo è l'avvocato Lorenzo Borrè, legale dei tre candidati alle Comunarie M5S a Roma espulsi dal Movimento prima del voto per la scelta dei rappresentanti alle elezioni di giugno. Il Tribunale civile della capitale ha sospeso oggi le espulsioni, ma senza ordinare la ripetizione della consultazione online che ha designato Virginia Raggi come candidato sindaco. «Il giudice è andato direttamente nel merito, ritenendo ingiustificate le espulsioni - ha detto Borrè -. Non ci sono i presupposti dei fatti in base ai quali sono state adottate. Il provvedimento è stato sospeso e i miei tre assistiti sono stati di fatto reintegrati nell'associazione».

Si tratta di Paolo Palleschi, Antonio Caracciolo - professore universitario accusato di presunte affermazioni negazioniste dell'Olocausto - e Roberto Motta. «Il Tribunale ha invece declinato la richiesta di ripetizione delle Comunarie perchè nella domanda di merito non sarebbe stata specificata bene la richiesta di annullamento delle votazioni - ha detto ancora il legale -.
Non ha escluso l'annullamento, ma non è entrato nel merito. Ora potremmo impugnare con un diverso atto chiedendo l'annullamento delle Comunarie sulla base della sospensione di oggi. Ma prima facciamo appello al Movimento e alla Raggi perchè si ripetano le votazioni. Non accettando continuerebbero a far politica con un'ombra, l'espulsione di tre persone che invece avevano diritto di partecipare al voto». Borrè ha infine preannunciato che analogo ricorso sarà presentato al Tribunale civile di Napoli contro l'espulsione di una ventina di attivisti, anche in questo caso con richiesta di ripetizione delle Comunarie.
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