Rieti, pochi iscritti:
al Varrone salta la preside

Liceo Varrone
di Alessandra Lancia
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Sabato 13 Agosto 2016, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 14:01
RIETI - Istituto di istruzione superiore «Varrone» sotto la soglia dei 600 alunni: per questo anno scolastico si conferma l'assetto a tre, ovvero liceo Classico, liceo Artistico, istituto per Geometri ma salta la dirigenza. E per Lidia Nobili, da tre anni alla guida del «Varrone» tra mille piroette e contestazioni, scatta il trasferimento: andrà a dirigere l'istituto «Malfatti» di Contigliano. Si conferma così lo scenario delineato il 24 aprile scorso da Il Messaggero, che alla luce del dato (secretato ma confermato dagli atti) di 580 iscritti effettivi prefigurò la cancellazione della dirigenza e l'avvento di un reggente per l'anno scolastico 2016-2017.
Il terzo atto, rinviato al 2017-2018, sarà lo «spezzatino» dell'attuale istituto «Varrone»: l'ipotesi balenata ad aprile, di un liceo Classico aggregato al Pedagogico Principessa di Napoli», il liceo Artistico «Calcagnadoro» associato al liceo Scientifico «Jucci» e l'istituto tecnico per Geometri aggregato o all'Itc «Luigi di Savoia» o all'istituto «Rosatelli», sembra ancora valida ma ci sarà tutto il tempo per l'Ufficio scolastico provinciale per vagliarla e condurla in porto.

IL TASSELLO MANCANTE
C'è però ancora un tassello decisivo che deve andare al suo posto nel puzzle del «Varrone»: la nomina del reggente dell'Istituto. I termini per concorrere all'incarico scadono il 18 agosto e c'è da scommettere che Lidia Nobili sarà in pista. Dunque, nonostante una comunità scolastica stremata dalle tensioni e dalle polemiche di questi anni si aspetti un netto segnale di discontinuità col passato per provare a risalire la china, c'è la possibilità che ad assumere la reggenza del «Varrone» sia la stessa Nobili. Che d'altronde in queste settimane si è battuta con forza per evitare il sottodimensionamento dell'Istituto e la perdita della presidenza. E in prima battuta sembrava anche esserci riuscita. E' tutto agli atti dell'Ufficio scolastico regionale, che nell'elenco degli incarichi dirigenziali della Provincia di Rieti emesso il 21 luglio vedeva tra le conferme della dirigenza anche quella di Lidia Nobili al «Varrone». Ma il 4 agosto il quadro cambia, con lo stesso Ufficio scolastico regionale che si vede costretto ad annullare «per meri errori materiali» la conferma della Nobili, in quanto l'Istituzione scolastica risultava sottodimensionata.

GLI ERRORI MATERIALI
Contestualmente per lei è arrivata la nomina al «Malfatti» di Contigliano. Quanto ai «meri errori materiali» fatti dall'Ufficio scolastico regionale, fa fede il bilancio consuntivo del 2015 dell'Iis «Varrone», che al 15 marzo 2016 attestava 580 alunni frequentanti, contro i 587 censiti nell'ottobre 2015. In ogni caso abbondantemente sotto la soglia dei 600 alunni necessari al mantenimento di Istituzione e dirigenza. Questo quadro Il Messaggero lo delineò a fine aprile, meritandosi infuocate lettere di protesta (e di insulti) da parte di genitori, studenti e rappresentanti di istituto, indignati per quella che venne fatta passare come una azione di discredito del liceo classico «Varrone». Niente di tutto questo, anzi. Semmai c'era da interrogarsi e senza isterismi sul declino della scuola e su come uscire da una spirale di tensioni e rotture che negli ultimi mesi hanno visto insegnanti e dirigente arrivare fino alle denunce penali. Emblematico ma non unico il caso di suor Luisella Maino, la «prof» di religione denunciata per diffamazione da Lidia Nobili perché nel chiuso di un consiglio di istituto aveva preso le difese degli studenti che durante l'occupazione avevano accusato la dirigente di assenteismo. Dopo tanto passato, davvero il «Varrone» avrebbe bisogno di un nuovo futuro.
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