Alla messa, più tardi, Papa Francesco insiste nuovamente sul concetto di perdono. «Niente vendetta, mai, niente rancore, bisogna pregare anche per i nostri nemici, per chi ci vuole male». Una ricetta che, a suo dire, risulta efficace sia in un quartiere difficoltoso come quello, sia a livello internazionale. Francesco non ha dubbi: «Allontana le guerre, porta la pace». Fuori dalla parrocchia di Santa Maria Josefa, troppo piccola per contenere tutti, ci sono tante persone dietro le transenne che aspettano di poterlo vedere passare, visto che non sono potute entrare.
Moltissimi i poliziotti presenti, ma tra loro si nota parecchio nervosismo, tanto che un poliziotto a un varco arriva a minacciare pesantemente senza motivo una giornalista. La visita del Papa però scorre senza intoppi. Il Papa insiste sul cammino da fare per diventare santi. «Se io ho nel cuore il rancore per qualcosa che qualcuno mi ha fatto e voglio vendicarmi, questo mi allontana dal cammino verso la santità. Me la pagherai non entra nel linguaggio di un cristiano. Niente vendetta. Niente rancore». E poi, al momento di congedarsi dai parocchiani per rientrare in Vaticano: «Saluto tutti voi cattolici, ma anche a voi musulmani do la mia benedizione».
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