Migranti, Renzi avverte la Ue: «Ci aiuti o nel 2017 metteremo il veto sul bilancio»

Migranti, Renzi avverte la Ue: «Ci aiuti o nel 2017 metteremo il veto sul bilancio»
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Martedì 25 Ottobre 2016, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 00:37

«Il governo Monti ha deciso la divisione del bilancio in sede Ue, noi diamo 20 miliardi all'Europa e l'Ue ce ne restituisce 12, ma se l'Ungheria o la Slovacchia ci fanno la morale sui migranti e non ci danno una mano e poi vogliono i nostri soldi, nel 2017, quando inizia la discussione sul bilancio, l'Italia sia a fianco del governo che dice "non ce n'è assolutamente" i soldi noi li mettiamo se ci sono gli oneri anche da parte degli altri Paesi». E' la minaccia del premier Matteo Renzi a Porta a Porta.

Il 2017, ha aggiunto Renzi, «è un anno chiave: o entro marzo 2017 blocchiamo il flusso dei migranti o non riusciamo a reggere». Renzi definisce «un errore bombardare la Libia, in quel modo non è stata la cosa più intelligente, fu un errore partecipare a quella missione».

«Se l'Ue vuole abbassare le spese per i migranti in Italia, noi abbassiamo le spese. Aprano le porte e noi abbassiamo spese, invece della bocca aprano il portafoglio», ha aggiunto sarcastico il premier.

«È una vicenda molto difficile da giudicare - ha poi affermato riferendosi alle barricate erette nel ferrarese contro l'arrivo di 11 profughi - da un lato c'è un atteggiamento di comprensione anche se non di condivisione verso una parte della popolazione che è molto stanca, dall'altro parliamo di 11 donne e 8 bambini, che sono stati comunque sistemati. Forse è mancato qualcosa sia da parte nostra, dello Stato ma anche di dialogo nel merito». 

«Noi non stiamo sforando, stiamo rispettando le regole. Il 2017 sarà un anno decisivo. Abbiamo il dibattito sul bilancio europeo e poi c'è il dibattito sulle regole di politica economica. Se l'Italia arriva forte saremo il Paese attrattore perché gli altri hanno le elezioni e noi possiamo trainare» il cambiamento dell'Europa, ha sostenuto ancora il premier.

Da quando il governo è entrato in carica «la forchetta del pil rispetto agli altri paesi si riduce dal meno due al più uno, al momento abbiamo fatto il più 0,7 e sono ottimista che si arrivi al più 1 nel 2016». È poi la previsione del premier sulla crescita del pil.

«Equitalia oggi è una spa, diventerà una realtà altra: l'agenzia delle entrare si prende Equitalia, c'è ente pubblico economico e non una spa e io spero che in sede di conversione di decreto in Parlamento si elimini l'aggio», ha detto ancora Renzi.

«Equitalia non c'è più perché chi l'ha immaginata, non l'ha pensata a servizio del cittadino ma l'hanno voluta per fare cassa per la Pubblica Amministrazione. Verificheremo la possibilità di ridurre anche per chi ha già effettuato un piano di rientro, sarebbe opportuno dare un segnale a tutti», ha continuato Renzi.

«Noi abbiamo il record di recupero della lotta all'evasione fiscale. Le classifiche di lotta all'evasione sono sempre le stesse, negli ultimi 70 anni chi ha recuperato di più è il nostro governo e nel 2015 abbiamo battuto il record di lotta evasione: 14,5 miliardi», ha detto ancora Renzi.





 

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