Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 e originario di Drancy. Dal 2013 era oggetto di un mandato di cattura internazionale perché aveva violato la sua libertà vigilata, dopo essere stato messo sotto inchiesta, nell'ottobre 2012, per associazione a delinquere con fini di terrorismo.
Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire, risiedevano in Belgio. Il fratello di quest'ultimo, Salah, 27 anni, è attivamente ricercato dalla polizia, che ritiene abbia preso parte agli attentati e sia poi fuggito. Il quinto, il cui nome non è stato rivelato, era transitato a ottobre dalla Grecia, dove le sue impronte erano state registrate. Era in possesso di un passaporto siriano, ritrovato vicino al suo cadavere, la cui autenticità non è però stata confermata. Le sue impronte corrispondono a quelle prese in Grecia ad ottobre ad un uomo sbarcato con un passaporto siriano con il nome del 25enne Ahmad Al Mohammad, 25 anni. L'autenticità del passaporto, precisa la nota, non è stata verificata.
IL RILASCIO Due dei sette fermati tra sabato e domenica a Molenbeek, Bruxelles, nell'ambito dell'inchiesta sui fatti di Parigi, sono stati arrestati con le accuse di 'attentato' e 'partecipazione attiva ad un gruppo terrorista'.
Lo riferisce la procura federale. Tra i sette c'era anche il fratello di Salah Abdeslam, rilasciato questa mattina senza accuse.
CHI E' LA MENTE Intanto dai giornali belgi De Standaard e Het Nieuwsblad emerge la notizia che dietro gli attacchi di Parigi, ci sarebbe lo stesso uomo che fu la mente di un fallito attentato per uccidere dei poliziotti in Belgio lo scorso gennaio. Si tratta del 28enne Abdelhamid Abaaoud, cittadino belga di origine marocchina, che è andato a combattere in Siria.
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