Cartoline dall'inferno: così i sostenitori dell'Isis festeggiano gli attacchi di Parigi e minacciano l'Europa

Uno dei meme diffusi dai sostenitori di Is sui social media in questi giorni. La scritta recita in inglee e arabo: "Bruceremo la Francia"
di Giulia Aubry
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Sabato 21 Novembre 2015, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 13:00

Sono vere e proprie cartoline dall'inferno quelle che i sostenitori di Isis stanno diffondendo sui social dalla notte del 13 novembre scorso. Immagini della Torre Eiffel distrutta accompagnate da frasi come «Bruceremo Parigi», «Hollande, cane francese, assaggia la nostra vendetta e la nostra punizione», «Porteremo la guerra nelle vostre case», «Parigi brucia e lo Stato Islamico si rafforza», «Non vivremo in pace fin quando voi non rimuoverete le vostre mani dal sangue dei musulmani».

La più classica delle immagini con cui viene rappresentata Parigi, nell'immaginario collettivo e nelle rappresentazioni di turisti e amanti della capitale francese, viene sottoposta a ogni forma di "rivisitazione" simbolica.

Avvolta dalle fiamme mentre un militante di Isis guarda con soddisfazione il risultato del suo operato, associata indissolubilmente alle immagini di morte, alle ambulanze, alla polizia nella terribile notte di Parigi tra il 13 e il 14 novembre.

Nelle terribili immagini che i sostenitori dello Stato Islamico diffondono sui social, allo scopo di "terrorizzare" il maggior numero di persone, c'è tutta la narrativa della violenza di Isis nei confronti dell'occidente.

Quella volontà di trasformare le capitali europee, prima fra tutte Parigi, in "città panico", come prima di loro lo sono state e lo sono ancora Beirut, Baghdad, Tel Aviv, Gerusalemme e la New York del dopo-11 settembre. Città in cui le persone non devono - secondo i desiderata dei gruppi terroristici - più sentirsi libere e sicure. Città dove nessuno più vuole andare, destinate a implodere senza più turismo, con un volume sempre più ridotto di affari. Così gli uomini del sedicente "califfato" vogliono sostituire il "da Parigi con amore" con "verso Parigi con terrore".