Non è stato lo scontro a ucciderla, ma il senso di colpa per i danni provocati: dopo lo schianto frontale con il veicolo proveniente dalla direzione opposta, l'auto del marito di Anastasia ha colpito anche quelle parcheggiate, provocando danni per circa 10mila euro.
I testimoni raccontano che la donna è scappata lasciando in strada la macchina.
Una volta a casa Anastasia ha scritto un biglietto, spiegando di essere mortificata e devastata dai sensi di colpa, poiché l'auto non era assicurata. Poi il suicidio.
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