Terremoto, ospedale di Amandola a rischio crollo: malati evacuati

Terremoto, ospedale di Amandola a rischio crollo: malati evacuati
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Sabato 5 Novembre 2016, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 11:23

L'ospedale di Amandola sta per essere evacuato in quanto dichiarato inagibile per problemi strutturali. Ulteriori verifiche effettuate ieri dai tecnici dell'Università di Pavia hanno riscontrato lesioni e problemi e classificato tutta la struttura come E. Sul posto si stanno recando il commissario Vasco Errani, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

I tecnici della Regione Marche e del Comune hanno lavorato tutta la mattina per individuare una area dove verrà 'ricollocato' all'esterno l'ospedale dichiarato inagibile e in attesa di essere evacuato con una ordinanza del sindaco. Intanto il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha spiegato che nella riunione tra vertici regionali e locali è stato deciso che entro qualche giorno verrà montata una tensostruttura per allocare un pronto soccorso e il ricovero delle ambulanze, mentre dalla Protezione Civile sono in arrivo 4 moduli per allestire gli ambulatori, la diagnostica, il laboratorio analisi e la radiodiagnostica più ecografia. In un terzo momento arriveranno anche altri moduli per la struttura di emodialisi, che ad Amandola segue 16 pazienti, e per allestire un laboratorio tac e risonanza magnetica.

Dagli accertamenti svolti dal pool di magistrati della Procura di Ascoli Piceno (competente per territorio) sono emersi elementi interessanti riguardo ai lavori recenti di cui è stata oggetto la struttura sanitaria, dopo il sisma del 1997. Sull'ospedale la magistratura ha aperto un fascicolo contro ignoti per l'ipotesi di reato di disastro colposo. L'anomalia più rilevante emersa è che, a fronte di una struttura in cemento armato, che ha tenuto, sono invece caduti i divisori, cosa che non sarebbe dovuta accadere in una struttura strategica come è un ospedale.

Prima della scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre, che ha causato l'ulteriore aggravamento della situazione del nosocomio, il sostituto procuratore Umberto Monti aveva effettuato un sopralluogo insieme ai carabinieri, ai vigili del fuoco e ad un ingegnere. Una ricognizione che aveva riguardato tutto l'ospedale, e in particolare i corpi di fabbrica maggiormente lesionati. Il magistrato ha disposto l'acquisizione di tutti i documenti relativi agli appalti e alle ditte che hanno eseguito i lavori, la storia dell'immobile, i finanziamenti che sono stati erogati per intervenire sui due corpi di fabbrica che costituiscono l'ospedale. La procura continua invece a indagare su «notizie che non costituiscono reato» per i danni fatti dal sisma sul versante Piceno.

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