Il tentativo di depistaggio Il giovane è stato fermato dopo aver sentito i racconti dei migranti. Ha tentato di farsi passare per un passeggero trasportato da alcuni siriani, addossando su di loro loro tutte le colpe ed agli investigatori ha detto di essere stato costretto a stare tutto il tempo nella stiva e che non ne era mai uscito.
Il video Successivamente è avvenuto il ritrovamento sul suo cellulare del video nel quale si vede un'altro barcone carico di migranti a fianco del suo. Il tunisino non avrebbe potuto girare quel video se fosse stato obbligato, come riferito agli agenti, a stare nella stiva e davanti all'evidenza dei fatti ha confessato ed ammesso le sue responsabilità. «Ho girato il video - ha detto - per ricordo. Volevo tenere con me queste immagini perché sapevo che avrei rischiato sia di morire che la galera una volta giunto in Italia». Per il viaggio il tunisino avrebbe preso quasi 4.500 dollari. Gli organizzatori libici, stando alle testimonianze, hanno incassato 1.200 dollari a persona, per un totale di oltre 270.000 dollari.
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