Rigopiano, alle 17.40 la prefettura di Pescara contattò il direttore dell'Hotel: «E' tutto ok»

Rigopiano, alle 17.40 la prefettura di Pescara contattò il direttore dell'Hotel: «E' tutto ok»
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Lunedì 23 Gennaio 2017, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 12:43

Alle 17,40 circa del 18 gennaio la Prefettura di Pescara avrebbe chiamato il direttore dell'hotel Rigopiano Bruno Di Tommaso per chiedere cosa stesse succedendo lassù, a seguito delle prime telefonate allarmate di Giampiero Parete. Di Tommaso, che si trovava a Pescara, alla funzionaria della Prefettura avrebbe confermato di non avere notizie di valanghe, anche se non aveva sentito di recente gli operatori rimasti a Rigopiano.

È questo, secondo gli inquirenti, che potrebbe aver ingenerato il primo equivoco sulla gravità degli eventi. I successivi tentativi di Quirino Marcella, allertato da Parete, sarebbero così stati definiti come 'bufalà, assieme ad altri falsi allarmi valutati nella giornata convulsa del 18. Queste telefonate non sono state ancora acquisite dagli inquirenti, ma lo saranno a breve. In procura a Pescara intanto è in corso un vertice tra magistrati e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini.

«Tutta la vicenda della mail inviata dall'hotel Rigopiano è acquisita alle indagini», ha assicurato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, in conferenza stampa a Pescara. «per acquisito all'indagine - ha spiegato - intendo un materiale controllato e verificato, come appunto la vicenda della mail».

L'indagine sul disastro dell'hotel Rigopiano riguarderà anche «il tema delle comunicazioni telefoniche, via whatsapp e scritte» da e verso l'albergo. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, confermando che l'indagine e per disastro colposo e omicidio plurimo. «Ci sono state interferenze nelle comunicazioni - ha detto - inefficacia nei flussi comunicativi, ma al momento non tutto appare rilevante ai fini dell'indagine, anche se può essere giudicato male dai cittadini».

«L'inchiesta è alle battute iniziali, non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare», ha detto ancora Tedeschini, sottolineando che tra i filoni di indagine vi sono quelli «relativi a circostanze e decisioni sull'apertura e lo stato di esercizio dell'hotel e sulla viabilità di accesso a quell'esercizio».

Il procuratore aggiunto di Pescara ha spiegato che «Sono da valutare gli effetti degli eventuali ritardi» nell'avvio dei soccorsi verso l'hotel di Rigopiano, sottolineando che «al massimo si tratta di un'ora. Avete visto quanto tempo ci è voluto per arrivare a quell'albergo. Gli effetti causali sono tutti da dimostrare».

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