Catania choc, accetta il passaggio in auto da un amico: violentata dal branco dopo la discoteca. Tre arresti

Il passaggio in auto, poi lo stupro: violentata dal branco dopo la disco. Tre arresti
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Lunedì 2 Ottobre 2017, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 10:12

Una 25enne è stata violentata nella notte tra sabato e domenica da tre italiani, di 36, 34 e 23 anni, che sono stati poi fermati da carabinieri. La Procura oggi chiederà la convalida del provvedimento. La notizia, riportata dal quotidiano La Sicilia, ha trovato conferma in ambienti investigativi e giudiziari.

La giovane, secondo quanto si è appreso, aveva accettato di essere riaccompagnata a casa da uno dei tre che conosceva, a conclusione di una serata in una discoteca a Catania. Quando è salita nell'auto ha trovato gli altri due già dentro la vettura. Vicino casa della 25enne, che abita in una zona isolata, i tre l'avrebbero ripetutamente violentata e poi l'avrebbero abbandonata sulla strada.

Un passante che l'ha vista le ha dato i primi soccorsi e ha chiamato il 112. Sono intervenuti i carabinieri e la vittima è stata condotta con un'ambulanza nell'ospedale Garibaldi di Catania, dove è stata ricoverata in stato di choc.

L'auto sulla quale erano i tre uomini fermati e la vittima della violenza sessuale era stata fermata per un controllo su strada, durante un posto di blocco, dalle forze dell'ordine, prima dell'aggressione in una zona isolata di un paese etneo. La vittima non avrebbe segnalato alcuna situazione di allarme.

Nell'ambito dell'inchiesta, la Procura di Catania ha disposto il sequestro dei cellulari dei tre indagati, disponendo accertamenti sul loro contenuto e sulle telefonate intercorse. Esami saranno eseguiti anche sulla vettura dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale alla ricerca di materiale biologico e di altri elementi utili alle indagini.

Si tratta del secondo caso di violenza sessuale aggravata e continuata che si registra in tre settimane nel Catanese. Il 19 settembre scorso, infatti, in una guardia medica è stata aggredita una dottoressa cinquantenne da un 26enne, Alfio Cardillo, che l'ha seviziata per ore nella struttura, fino ad essere liberata da carabinieri intervenuti dopo una segnalazione di un vicino, allertato dalle urla della donna. In quel caso la Procura di Catania ha contestato la violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di un pubblico ufficiale, il sequestro di persona e le lesioni, ottenendo la convalida del fermo e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere in pieno accoglimento della richiesta dei Pm. Accuse e reati, si sottolinea in ambienti attivi nell'inchiesta parlando di "fake news", che sono ancora contestati all'indagato e non, come riportato da organi di stampa, derubricati in infortunio sul lavoro.

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