Pordenone, lei lo lascia, lui accoltella la ex e il nuovo fidanzato a una festa di compleanno

Samuele Da Re e il luogo dell'accoltellamento
di Cristina Antonutti
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Lunedì 2 Ottobre 2017, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 08:44

BUDOIA - Tre settimane fa, quando Alessia gli aveva detto che la loro storia non poteva continuare, gliel'aveva giurata: «Te la faccio pagare». Sono seguiti diversi sms minacciosi sul telefonino. In uno diceva. «Ho il coltello dalla parte del manico». Alessia Fadelli, 19 anni, studentessa del Galvani che vive a Vigonovo, si era confidata con l'amico Ludwing Bolzan, coetaneo di Pordenone: «Ho paura». Aveva ragione, perché ieri mattina Samuele Da Re, 20 anni, di Caneva, ha tentato di ucciderla al termine di una festa di compleanno all'ex albergo Casa de Gahja in via Anzolet a Budoia. L'ha colpita quattro volte con un coltello a serramanico che aveva in tasca. E ha colpito anche Bolzan, che difendendosi con una sedia è riuscito a parare la coltellata restando ferito soltanto alla coscia. Alessia, invece, è grave, anche se fuori pericolo, come conferma il padre.

Una ferita minore l'ha raggiunta al polso, le altre tre formano un triangolo tra addome e torace. Il medico rianimatore dell'équipe dell'elisoccorso, che ne ha disposto il trasferimento all'ospedale di Pordenone, inizialmente aveva temuto il peggio. Un fendente, infatti, ha sfiorato il fegato. Un secondo colpo i polmoni. La ragazza è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico: è grave, la sua prognosi è riservata, ma se la caverà con una lunga convalescenza.

Samuele Da Re è stato invece arrestato dai carabinieri della stazione di Polcenigo, guidati dal maresciallo Ezio Bit. Quando sono stati allertati dal 112 e hanno saputo che l'accoltellatore era il 20enne di Caneva, scappato subito dopo il ferimento dei due 19enni. «Ho fatto una cazzata - ha detto ai militari dell'Arma - parlerò in caserma».

 

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