Il direttore Gian Maria Vian ha scelto di privilegiare la figura politica: “Protagonista tra i più noti della vita politica italiana, portando avanti battaglie appassionate contro la pena di morte, contro la fame nel mondo e per il miglioramento delle condizioni dei carcerati”. Un’area, quella della situazione carceraria, che lo ha avvicinato molto a Papa Bergoglio, il quale lo ha chiamato alcune volte per essere informato delle sue condizioni di salute. Giacinto Pannella stava lottando con un cancro ed era ricoverato in una clinica.
Il giornale della Santa Sede ricorda come Pannella abbia portato avanti “battaglie politiche, talvolta discutibili, attraverso una mobilitazione senza precedenti della società civile”. Nessun cenno esplicito all’aborto e al divorzio. Tuttavia il quotidiano del Papa fa risaltare altri temi di impegno civile: “l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo, a iniziare da una moratoria, dell’affermazione universale dei diritti umani e della democrazia, dell’istituzione di un tribunale internazionale, nell’ambito delle Nazioni unite, contro i crimini di guerra e quelli contro l’umanità”.
Anche il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, ha tributato gli omaggi a Pannella. “Non voglio pesare quali battaglie erano compatibili e quali non lo erano con la sensibilità cristiana. La riflessione che in questo momento mi sento di fare è proprio sullo spessore di questo impegno personale in politica, un modello sul quale riflettere: una persona che è andata sempre fino in fondo per rispettare i suoi ideali”.
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