Dona gli organi del figlio ucciso e ascolta di nuovo il suo cuore nel petto di un’altra bambina: il miracolo di Heather

Dona gli organi del figlio ucciso e ascolta di nuovo il suo cuore nel petto di un’altra bambina: il miracolo di Heather
di Ida Artiaco
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Lunedì 1 Febbraio 2016, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 12:17

Lacrime di gioia e tanta commozione. Quando tre anni fa suo figlio di soli sette mesi morì dopo essere stato ripetutamente abusato dal fidanzato della sua babysitter, Heather Clark non avrebbe mai pensato di poter ascoltare il suo cuore battere di nuovo. Eppure sabato scorso, grazie ai medici dell’ospedale pediatrico di Phoenix, negli Stati Uniti, è avvenuto un piccolo miracolo: proprio quel cuore è tornato a vivere nel petto di una bambina di quattro anni a cui era stato donato dopo la morte del piccolo Lukas. Le immagini dell’incontro tra le due hanno fatto il giro del mondo.

Era il 2013 quando il figlio di Heather, di soli sette mesi e residente in California, morì dopo essere stato abusato dal fidanzato della sua tata, a carico del quale è ancora in corso una inchiesta per violenza su minore. Fu a quel punto che la donna decise di donare gli organi del suo bambino per dare la possibilità ad altri di vivere la vita che era stata negata a Lukas. Sono state salvate tre persone grazie a lui. Tra di loro, anche Jordan Drake, nata con una malformazione cardiaca, che al momento del trapianto aveva solo 18 mesi di vita.

«E’ così forte», ha detto Heather ascoltando il cuore del figlio nel petto di Jordan e aiutandosi con uno stetoscopio. «Aver donato i suoi organi è stata una scelta giusta perché mi ha dato la possibilità di abbracciarlo di nuovo. E non avrei mai pensato che questo potesse succedere. Con la famiglia di Jordan siamo ora diventati amici e credo proprio che il nostro rapporto continuerà anche nei prossimi anni».

La madre di Jordan ha regalato a Heather un orsetto rosso al cui interno è stato posto un registratore con il suono del cuore di Lukas, così potrà sempre sentirlo vicino a lei. «Non voglio dire nulla, non ci sono parole giuste in questo momento – ha detto Esther Gonzalez, mamma della bimba salvata-. Voglio soltanto abbracciare la donna che ha ridato la vita a mia figlia. Il suo gesto generoso per noi ha significato tutto».
 

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