«Berlusconi è stato un anticorpo per la salute della democrazia». Tirelli di Lgr: vogliamo raccogliere la sua eredità politica

Il fondatore di "Libertà, giustizia, repubblica": "In politica estera il Cavaliere è stato un gigante"

«Berlusconi è stato un anticorpo per la salute della democrazia». Tirelli di Lgr: vogliamo raccogliere la sua eredità politica
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Venerdì 23 Giugno 2023, 18:32

«L’Italia è a un bivio. Davanti a noi, dopo la morte di Silvio Berlusconi, c’è un rischio che non è stato sufficientemente considerato». L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente del partito “Liberta, Giustizia, Repubblica” e leader delle Camere penali del diritto europeo e internazionale, analizza lo scenario politico dopo la scomparsa del leader di Forza Italia. «Berlusconi è stato un importantissimo anticorpo per la salute della nostra democrazia - ha sottolineato Tirelli - Una democrazia messa in pericolo già nel dopo Tangentopoli, quando le inchieste della magistratura cancellarono interi partiti. La decisione del Cavaliere di scendere in politica diede l’opportunità agli italiani di scegliere tra più schieramenti ed evitare un monocolore di sinistra», aggiungendo che davanti alla cultura «giustizialista è stato l’unico personaggio politico a portare in alto il vessillo della cultura garantista, della cultura liberale».

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POLITICA ESTERA

Anche all’estero l'ex premier «era di una caratura politica rilevantissima - ha spiegato Tirelli - Basti ricordare il famoso summit di Pratica di Mare che fu uno degli eventi più importanti degli ultimi 30 anni della nostra politica estera che avrebbe potuto gettare le basi, se opportunamente coltivato, anche per normalizzare il rapporto tra Occidente e Russia». Oggi, però, il Bel Paese deve fare i conti con una realtà diversa. «L’Italia deve essere senza alcun dubbio filo occidentale ed atlantica, ma deve anche recuperare una sua dignità nell’alleanza atlantica», ha detto Tirelli, per il quale appartenere a questo schieramento non significa «necessariamente accettare diktat senza poter intervenire in alcun modo alla formazione della politica internazionale». Il sostegno all’Ucraina nel conflitto non è in discussione ma quello che deve cambiare, per il presidente di “Lgr”, è l’atteggiamento nei confronti della Russia.

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