Vincenzo Mollica premiato con il David di Donatello: «Se potessi rivedere, guarderei mia moglie Rosemarie e mia figlia Caterina»

Parla l'ex giornalista di spettacolo della Rai

Vincenzo Mollica premiato con il David di Donatello: «Se potessi rivedere, guarderei mia moglie Rosemarie e mia figlia Caterina»
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Domenica 28 Aprile 2024, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 09:46

Vincenzo Mollica riceverà un premio alla carriera. Il David di Donatello. Perché «da oltre 40 anni racconta con passione e sobrietà, entusiasmo e competenza, il mondo dello spettacolo. Il suo stile unico, l’empatia e la sua arte dell’intervista sono da decenni un esempio per chi ha intrapreso la carriera di giornalista». Questa la motivazione di Piera Detassis, presidente dell’Accademia del cinema italiano. Un Premio che Vincenzo Mollica non ha mai immaginato di poter ricevere. «Se l’avessi sognato sarei caduto dal letto!». Al Corriere della Sera si descrivere come un cronista «impressionista e impressionabile: sempre pronto a raccontare un personaggio e la sua arte, facendomi emozionare».

Lo storico giornalista Rai verrà premiato venerdì prossimo al Teatro 5, dove il maestro ha girato i suoi film più importanti. «È un luogo magico, quanti ricordi - racconta ancora al Corriere della Sera - Lì l’ho visto girare, pensare, lavorare; era la sua seconda casa. L’ho accompagnato a Cinecittà tante volte, alcune siamo venuti in metropolitana, altre in auto ci siamo persi, mi faceva voltare di qua o di là e ciritrovavamo in periferia. Lui aveva una geografia tutta sua, intima, personale, fatta di suggestioni, di visioni. Di notte andavamo su una collinetta di Roma e restavamo a contemplare quel paesaggio bislacco, perlui sempre pieno di vita.

Mi diceva: l’unico vero realista è il visionario».

Festival del cinema di Cannes, di Venezia, le serata degli Oscar. Quando Vincenzo Mollica apre la sua valigia dei ricordi bisogna solo ascoltarlo a bocca aperta. Uno di questi riguarda Benigni. «Due giorni prima che gli consegnassero la statuetta. Dovevamo fare una intervista a Sunset Boulevard e avevamo appuntamento di fronte a un grande hotel: la cosa straordinaria è che lui veniva a piedi e man mano che lo identificavano, le macchine si buttavano verso il marciapiede per fargli festa. È stato un momento bellissimo».

Per Vincenzo Mollica gli attori più bravi sono «Marcello Mastroianni e Sophia Loren in tutti i film fatti insieme. Giulietta Masina era strepitosa: Charlot in gonnella, disse di lei Charlie Chaplin. E poi Anna Magnani, con la poesia che si porta dietro quando compare, sembra un incantesimo». 

Come sta oggi Vincenzo Mollica? «Vado avanti con Mr Parkinson e Miss Cecità, cerco di andarci d’accordo. Ci sono giornate più nere e giornate più luminose, pace non si fa mai. Spero che non mi accompagnino nell’aldilà e vengano fermati prima». E se potesse rivedere con i suoi occhi, nessun dubbio: «Guarderei mia moglie Rosemarie e mia figlia Caterina, la benedizione della mia vita, il più bel film che mi sia capitato nella vita».

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