Edoardo Galli ripreso dalle telecamere: chi c'era con lui in stazione a Milano? Il biglietto all'amico e il mistero della doppia cartella

Ottavo giorno di ricerche del ragazzo di Colico, che ad agosto compirà diciassette anni

Edoardo Galli ripreso dalle telecamere: chi c'era con lui in stazione a Milano? Il biglietto all'amico e il mistero della doppia cartella
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Giovedì 28 Marzo 2024, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 08:49

Ottavo giorno di ricerche, sulle tracce di Edoardo Galli, il ragazzo di Colico, che ad agosto compirà diciassette anni, scomparso giovedì scorso dopo essere uscito da casa, per andare a scuola al liceo Nervi Ferrari di Morbegno (Sondrio), dove non è mai arrivato. Se inizialmente le ricerche si erano concentrate soprattutto in quota in Alta Valsassina, dove si temeva si fosse avventurato visto che da casa manca un sacco a pelo. Ora invece si concentrano a Milano, dalla stazione Centrale.

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Le telecamere alla stazione di Milano

Il 21 marzo, infatti, Edoardo si è diretto in treno verso Milano, dove è arrivato in stazione Centrale, individuato attraverso le telecamere di videosorveglianza. Nelle ultime ore si sono susseguiti nuovi appelli della famiglia. La paura dei nonni è che «sia finito in qualcosa di più grande di lui e che non tengano conto che è minorenne. Magari si è affidato a qualcuno di cui ha fiducia e invece non è così» hanno detto i nonni alla Vita in diretta ribadendo che lo aspettano «a braccia aperte». Tutti, parenti e amici, sono concordi nel dire che non c'erano stati chiari segnali di insofferenza, tali da far presupporre un allontanamento.

Anche il rendimento scolastico era buono. Alla Centrale di Milano, Edoardo è stato visto camminare tranquillamente davanti ad alcuni negozi, e poi mangiare un gelato, accompagnato da una persona ora in via d'identificazione.  Il punto ora è ripartire da Milano e cercare di capire dove Edoardo si sia diretto. E su questo sono concentrate le indagini. 

Il biglietto lasciato all'amico

Ma che percorso ha fatto Edoardo?  Come ricostruito da "Chi l'ha visto?", l'adolescente scende effettivamente dal treno a Morbegno, paesino della Valtellina in provincia di Sondrio. Alle 7.30 il giovane viene ripreso dalle telecamere della stazione e solo tre minuti dopo spegne il cellulare che non riaccenderà più e che ancora oggi risulta raggiungibile. Edoardo però non prende la solita strada per andare a scuola. Va nella direzione opposta, verso casa di un amico. Non citofona, si limita a lasciare nella cassetta della posta una banconota da 20 euro. Un piccolo debito da saldare. Sulla banconota scrive anche una frase: "Non smettere mai di sognare". Un brutto segnale secondo il papà del giovane, intervistato dall'inviato di Rai3. "Evidentemente - spiega - aveva in mente di andare chissà dove, di non tornare". Prima di partire Edoardo non voleva lasciare nulla in sospeso. "Questa è la cosa che ci lascia veramente inquieti".

Il mistero della doppia cartella

Poi il giovane torna in stazione e secondo gli investigatori sale sul treno diretto verso Lecco e Milano. A Milano Centrale viene ripreso di nuovo dalle telecamere. Sono le 9.50 del mattino. Edoardo, raccontano i genitori che hanno visto i video, è da solo. "Esattamente come l'abbiamo visto nella clip di Morbegno". L'adolescente sembra lucido e in buone condizioni di salute. Nell'immagine scattata a Morbegno c'è però qualcosa di anomalo. Nella mano destra Edoardo ha due cartelle bianche. Un dettaglio che quella mattina, prima che il ragazzo uscisse di casa, la madre aveva già notato. "Mi servono per un corso che facciamo nel doposcuola" aveva risposto il giovane.

L'ipotesi della fuga pianificata

Con sé Edoardo avrebbe portato anche un sacco a pelo che i genitori non riescono più a trovare. Lo avrebbe messo nello zaino, al posto dei libri. Una fuga pianificata, forse. Ma per andare dove?  Edoardo era un idealista. E amava la montagna. "Non ha mai avuto comportamenti strani, non ha mai bevuto, è appassionato di cucina, non beve, non fuma. È il classico ragazzo d'oro", ha raccontato il padre.

La pista russa

Ma l'ipotesi di una fuga in montagna nelle ultime ore sembra aver perso consistenza. L'altra ipotesi è che il ragazzo possa essere andato in Russia, Paese natale della mamma. Di recente l'adolescente, un pacifista convinto, avrebbe continuato ad aggiornarsi sugli sviluppi della guerra in Ucraina, anche se il papà ha raccontato che a casa non ne parlava molto. Con sé Edoardo avrebbe portato il doppio passaporto, sia italiano che russo. Il timore della madre è che abbia chattato su Telegram con qualcuno dell'est, non un parente e neanche un amico. Il suo profilo però non esiste più. "A casa non ha preso tanta roba", dice il papà davanti alle telecamere di Rai3. "La nostra paura è che sia andato a reclutarsi da qualche parte, probabilmente aveva già degli accordi con qualcuno".

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I genitori hanno anche scoperto che il 1° marzo, venti giorni prima di svanire nel nulla, Edoardo non era andato a scuola. Quel giorno avrebbe preso un treno per Milano per andare davanti a consolato. Ai compagni di classe avrebbe mostrato anche una foto. 

Il giallo del ragazzo scomparso nelle stesse ore

Non è tutto. Dalle indagini è emerso che il 21 marzo, giorno della scomparsa di Edoardo, nella stessa zona aveva fatto perdere le tracce un altro ragazzo, anche lui 17enne. Il giovane avrebbe preso un treno da un paesino della Valtellina per scendere proprio a Colico. Da lì sarebbe sparito nel nulla per poi riapparire 48 ore dopo a Bologna dove abita la sorella. Ora è a casa e sta bene. I due adolescenti frequentavano scuole vicine "e a quanto abbiam capito - dice il papà - qualche amicizia in comune c'era. È molto strana come coincidenza". "Chi l'ha visto?" ha raggiunto telefonicamente la madre del secondo ragazzo scomparso (e poi ritrovato): il 17enne avrebbe assicurato che lui ed Edoardo non si conoscevano.   
 

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