Ci eravamo tanto amati. La storia tra Amadeus e la Rai sta per finire ufficialmente con il passaggio del conduttore al Nove. Dietro questa scelta sicuramente un contratto importante proposto da Discovery (come per il collega Fabio Fazio), ma non solo. L'ad Roberto Sergio ha tuonato parlando «una infinità di false notizie riferite al contratto di Amadeus». Le voci attorno a questo addio inspettato però non si placano.
I motivi della rottura
Secondo quanto riporta il Corriere, Amadeus nella sua trattativa con la Rai avrebbe espresso il desiderio di costituire una società propria con la quale produrre format da vendere alle tv, come aveva fatto Fabio Fazio.
Il contratto sul Nove
L’operazione che porterà Amadeus al Nove vale cento milioni in quattro anni. Ovvero, la stima della raccolta pubblicitaria dell’ultimo Sanremo. Per l’addio alla Rai e il passaggio a Discovery del conduttore si attende soltanto l’annuncio ufficiale. Che potrebbe arrivare oggi. Mentre sull’investimento quadriennale di Warner Bros si ipotizza che circa il 10% andrebbe ad Amedeo Sebastiani. L’operazione studiata dall’amministratore delegato Alessandro Araimo prevede una striscia quotidiana di access time e un format musicale sul modello di X Factor. Naturalmente nel prime time. Per il conduttore la cifra totale sarebbe «vicina» ai compensi della Rai, sostiene La Stampa. Ma non superiore. E questo avvalorerebbe l’ipotesi che l’addio di Amadeus a Viale Mazzini non dipende dai soldi.