Telecom, staffetta Telefonica-Vivendi

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Sabato 20 Settembre 2014, 06:10
LA LIQUIDAZIONE
ROMA Addio agli spagnoli. Per Telecom Italia arriva l'era dei francesi. Ora è ufficiale. Vivendi ha annunciato ieri che per la cessione della controllata brasiliana Gvt a Telefonica (un'operazione da 7,2 miliardi in contanti e azioni) otterrà in cambio il 5,7% del gruppo italiano e l'8,3% dei diritti di voto. E lo otterrà entro giugno 2015, stando a quanto stabilito tra Parigi e Madrid, se le autorità brasiliane non si metteranno di traverso. Si tratta di una quota che ai prezzi di mercato vale circa 1 miliardo o poco più, ma è abbastanza per contare in un gruppo ormai diventato una public company, con la Findim di Marco Fossati azionista con il 5% e i soci storici, Mediobanca (1,64%), Generali (4,32%) e Intesa Sanpaolo (1,64%) pronti ad uscire. La buona notizia per Telecom è che si chiude una fase di incertezza sul destino della quota Telefonica, ormai decisa a uscire. Ma sarà soltanto il tempo a dire se il piano di Vivendi è davvero quello di rimanere nel capitale come azionista strategico oppure se i francesi considerano i titoli Telecom carta liquidabile. Intanto il presidente del gruppo francese, Vincent Bollore, ha provato a strappare la fiducia del mercato: «Sono sempre felice di investire in un grande paese come l'Italia e di accompagnare la gestione a lungo termine di Telecom Italia». Ma non è abbastanza a trascinare il titolo (-1,2%) in un listino negativo. Del resto, va ricordato che se a portare gli spagnoli nel capitale di Telecom era stato nel 2007 l'interesse per gli asset in America latina, l'oggetto del desiderio del gruppo guidato da Bollorè è la rete, sulla quale poter veicolare i contenuti premium. Non a caso sono già scattati i contatti di Vivendi con la famiglia Berlusconi per entrare in Mediaset Premium. Sul tavolo del cda Telecom del 25 settembre arriverà poi il dossier Tim Brasil e le ipotesi di alleanza con Oi, oltre alle incognite sulla vendita della controllata in Argentina.
Roberta Amoruso
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