Quando ieri Putin ha annunciato di voler «distruggere l'anti-Russia creata dall'Occidente», a qualcuno sono tremati i polsi anche a Varsavia e dintorni. La Polonia è il Paese più esposto alla guerra, tra quelli che fanno parte della Nato. Non solo perché confina con l'Ucraina. Soprattutto per l'appoggio continuo a Kiev.
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Aerei all'Ucraina?
L'ultima mossa della Polonia sembrava quella degli aerei da inviare all'Ucraina. Ma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha chiarito che questa decisione non è in programma. «Avete visto la dichiarazione del presidente polacco Duda su Lodsz, la Polonia non ha in programma di inviare aeroplani all'Ucraina», ha spiegato. Nei giorni scorsi il primo ministro inglese Boris Johnson è volato dal suo omologo polacco per ricordare (al Cremlino) che l'Europa è dalla sua parte. E oggi il presidente americano Joe Biden si è intrattenuto a lungo al telefono con il suo omologo Duda. La Polonia è un Paese Nato dal 1997 e questo dovrebbe bastare a tenerla a sicuro, ma la lezione di Putin è che in guerra non ci sono regole. Se Mosca decidesse di invare, la terza guerra mondiale sarebbe inevitabile.
Gli 007 della Nato in Polonia
In Ucraina si nomina spesso la Polonia, per avvertire sul rischio dell'invasione.
Nel frattempo diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, stanno utilizzando da settimane come «base logistica la Polonia» per «trasferire» in Ucraina «armi e combattenti terroristi stranieri, compresi alcuni dal Medio Oriente», secondo l'intelligence russa. E si continuano a inviare soldati per presidiare i confini.
Information on #NATO, its relationship with #Ukraine🇺🇦 and the latest news on NATO and Allies’ responses to Russia’s full-scale invasion
— NATO (@NATO) March 3, 2022
La paura dell'Est
La paura di un'invasione russa, ha spinto Moldavia e Georgia ha presentare richiesta di annessione all'Ue. «C'è ampio accordo sul fatto che dobbiamo fare di più per sostenere» la Georgia, la Bosnia e la Moldavia «aggiungendo potenzialmente più attività a loro sostegno, perché potrebbero essere a rischio, esposte a ulteriori interventi, sovversione e potenzialmente anche ad attacchi da parte delle forze armate russe», ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa, precisando che nel corso della ministeriale Esteri della Nato non sono state prese «decisioni finali».