La risposta militare di Israele non deve coinvolgere i siti nucleari iraniani. Questo è il monito degli Usa, ma anche degli altri alleati occidentali. Ieri sera l’Idf ha annunciato: «Abbiamo deciso come rispondere all’Iran, ma non quando lo faremo». Annalena Baerbock, ministro degli Esteri della Germania, ieri è salita su un aereo che l’ha portata in Israele dove oggi incontrerà Netanyahu. La missione diplomatica serve ad assicurare il sostegno del suo Paese e del resto dell’Unione europea a Tel Aviv, ma anche a chiedere di evitare mosse avventate nella risposta militare all’Iran che il gabinetto di guerra israeliano sta preparando all’attacco con 300 tra droni e missili di sabato scorso. In queste ore a Tel Aviv arriverà anche David Cameron, ministro degli Esteri del Regno Unito. E il primo ministro britannico Sunak ha detto a Netanyahu in una telefonata: «L’escalation non è nell’interesse di nessuno». Gli Stati Uniti da giorni stanno tentando di fermare i falchi israeliani: ci ha provato il presidente Usa Joe Biden, parlando al telefono con Netanyahu nelle ore successive all’offensiva di Teheran; continua a farlo il suo staff nel dialogo con Israele in queste ore. Per l’Nbc «i funzionari statunitensi si aspettano che una possibile risposta israeliana molto probabilmente comporterà attacchi contro le forze militari iraniane e gli agenti sostenuti dall'Iran, ma fuori dall'Iran».
MONITO
Sintesi: Israele deve evitare di colpire i siti nucleari iraniani perché questo innescherebbe la più pericolosa delle dinamiche.
MOSSE
Nell’Unione europea, nel difficile equilibrio che si sta cercando per assicurare sostegno a Israele ed evitare al contempo un pericoloso allargamento del conflitto, si sta valutando di espandere le sanzioni all’Iran. La segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha detto che gli Usa stanno preparando nuove sanzioni contro Teheran. Ma sarà sufficiente tutto questo a convincere Israele a dosare la portata della sua reazione? Funzionari della Casa Bianca hanno confidato alla Cnn: «Ci aspettiamo che la risposta militare di Israele sia di portata limitata e che ci informino quando sarà il momento in modo da proteggere il nostro personale militare e diplomatico in tutta la regione». Benny Gantz, ministro del Gabinetto di guerra: «Israele risponderà all'attacco dell'Iran nel momento e nel luogo che riterrà opportuni, collaborando con gli Stati Uniti per costruire un'alleanza globale e regionale contro Teheran».