Narva è una cittadina di poco più di 65mila abitanti nel Nord-Est dell'Estonia, a poco meno di cinque chilometri dalla frontiera. Dall'altra parte c'è la Russia, San Pietroburgo è ad appena 150 chilometri. Dalla frantumazione dell'impero sovietico e da quando ha ottenuto l'indipendenza, nel 1991, l'Estonia - stato membro dell'Unione Europa e della Nato - sa che deve temere l'ingombrante vicino, ma le preoccupazioni sono ovviamente decuplicate da quando, il 24 febbraio 2022, la Russia ha invaso l'Ucraina e si è verificato ciò che qualcuno riteneva fantasioso: una lunga colonna di tank dell'esercito di Putin è arrivata a poche decine di chilometri da Kiev prima di essere costretta a ritirarsi. Ma da due anni i bombardamenti ordinati da Putin delle città ucraine, oltre alle battaglie sul fronte Est e Sud, proseguono causando sofferenze e distruzione.
Per questo i Paesi baltici da tempo stanno rafforzando i loro eserciti e i loro arsenali e qualche giorno fa il Ministero della Difesa estone ha annunciato: «Il sistema missilistico antinave Blue Spear recentemente acquisito dall'Estonia, migliora significativamente la nostra capacità di difesa. Questo sistema missilistico ad alta tecnologia fa parte della nostra soluzione completa di difesa costiera e la sua portata copre l'intero Mar Baltico».
Di cosa si tratta? Il sistema missilistico antinave mobile Blue Spear è di produzione israeliana. Il costo complessivo del sistema, acquistato nel 2022, è di 100 milioni di euro. Può colpire obiettivi marittimi e
terrestri a una distanza di 290 chilometri.
Il sistema
«Il Blue Spear - spiega il comandante delle forze di difesa estoni, il generale Martin Herem - contribuisce alle attività della flotta estone nel Baltico. Esso, inoltre, potrebbe mettere a dura prova la sicurezza delle forniture militari russe all'oblast di Kaliningrad». Kaliningrad è una exclave russa incastonata tra i Paesi Baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) e la Polonia. A tutti gli effetti è una regione controllata dalla Federazione guidata da Putin nel Nord dell'Europa, con tutte le conseguenze militari e geopolitiche immaginabili.
In pratica i Paese Baltici sono schiacciati a Est dalla Russia, a Ovest dall'exclave di Kaliningrad, a Sud dalla Bielorussia (stato vassallo di Putin) che confina con Lettonia e Lituania. A Nord c'è il Mar Baltico, da cui potrebbero comunque arrivare delle minacce e per questo motivo il Ministero della Difesa estone ha sottolineato l'importanza dell'acquisizione del nuovo sistema missilistico.
Spiega un'analisi di Defence Blog: «L'acquisizione del sistema Blue Spear è una componente cruciale della strategia globale di difesa costiera dell'Estonia. Progettato per eccellere in ambienti contestati e superare sofisticate contromisure, questo sistema missilistico di quinta generazione fornisce all’Estonia capacità difensive migliorate. Una delle caratteristiche degne di nota del sistema Blue Spear è la sua capacità di ricevere aggiornamenti a metà percorso da feed di intelligence, sorveglianza, acquisizione di bersagli e ricognizione in tempo reale (ISTAR). Questa capacità consente un riprogrammazione dinamica in volo, in particolare negli impegni collaborativi e nelle reti distribuite di sensori e tiratori».