Da Ilary Blasi a Nina Zilli, tutte pazze per la designer romana Federica Tosi

Federica Tosi_FW 17-18_Courtesy of Studio DModa Press Office
di Gustavo Marco Cipolla
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Ottobre 2017, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 09:11

Il cuore romano, l'anima cosmopolita.E l'ambizione di portare la bandiera del made in Italy all'estero, partecipando alle più prestigiose kermesse di moda internazionali. La designer Federica Tosi, classe 1978, tra eclettismo e versatilità, lancia il brand di abbigliamento omonimo dopo un'esperienza professionale di jewel design negli Stati Uniti nel 2006. Da allora un successo dopo l'altro, fino alla conquista dei più importanti palcoscenici e red carpet dove star come Nina Zilli, Ilary Blasi,Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Rocío Muñoz Morales ma anche volti noti della cinematografia e della tivù tra cui le attrici Nicoletta Romanoff, Camilla Filippi, Lucia Mascino, Valentina Romani,Matilde Gioli e Stella Egitto hanno scelto le sue creazioni per essere impeccabili e femminili davanti ai riflettori. Al Messaggero.it  Federica Tosi racconta il suo debutto nel fashion e i progetti futuri di quel sogno, tutto italiano, chiamato moda.

Un lavoro, quello della designer, che porta spesso a viaggiare in giro per il mondo. Poi, però, si torna a Roma. Che rapporto ha con la sua città?
Nonostante Roma sia l'antitesi dei miei ritmi e del mio lavoro e nonostante la forte ispirazione tratta da ogni viaggio, la visione e l'ambizione internazionale, ogni volta che torno a casa è sempre un'emozione fortissima e non riuscirei ad immaginarmi altrove.

 

Tantissime le celebrity che vestono Federica Tosi o hanno indossato i suoi gioielli. Da Ilary Blasi a Nina Zilli, passando per Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Nicoletta Romanoff e Camilla Filippi. Secondo lei perché scelgono il suo brand?
Vedere così tante celebrity indossare i miei abiti alimenta la mia convinzione di rappresentare con il mio lavoro una donna elegante, moderna e creativa, sicuramente di stile. Mi sento in sintonia con il risultato delle mie creazioni che ritengo essere lo spettro cromatico della donna contemporanea, con tutte le sue nuances.

Gli States, è partito tutto da lì con un progetto di jewel design in collaborazione con Swarovski. Ce ne parla?
Era il 2006 e camminando per le vie di Miami ho notato una certa calca attorno alla bancarella di una ragazza che realizzava cellulari con pietre e piccoli dipinti. Osservandola, ho pensato che il segreto di tanto successo derivasse dalla scelta di un oggetto di uso comune e quotidiano. Così, una volta tornata in Italia, ho provato a replicare il fenomeno sulla gioielleria, utilizzando però pietre più preziose come i cristalli Swarovski. Successivamente, le mie creazioni sono state notate da Eleonora Sermoneta, titolare di una celebre boutique romana. È stata lei la prima persona a vedere del potenziale in me. Mi ha spinta a trasformare quello che era un hobby in un lavoro.

Poi l'evoluzione con una linea di abbigliamento che porta il suo nome e che ha conquistato i mercati internazionali. Quanti e quali sono i paesi in cui è distribuito il marchio?
Sì, è vero, ad oggi si può dire che il marchio abbia raggiunto un buon livello di distribuzione internazionale a tutti gli effetti. Ho sempre puntato in quella direzione e vedere che il mio progetto inizia a prendere la giusta forma è per me una grande soddisfazione. Attualmente Federica Tosi è distribuito oltre che nelle migliori boutique in Italia, anche in Europa, Russia, Emirati Arabi, America e Asia. La scorsa stagione ha dato una spinta davvero sostanziale alla nostra crescita!

Qual è l'ispirazione della collezione invernale?
Femminilità ma allo stesso tempo stile rock contemporaneo. Questi sono i concetti chiave su cui si muove la mia collezione Fall Winter 17-18. Una collezione urbana che riflette le tendenze del momento senza dimenticare la quotidianità e la portabilità degli abiti.

Nell'edizione di AltaRoma del luglio 2016 la presentazione in boutique della sua collezione. Ha mai pensato di sfilare durante la kermesse?
Sfilare per un designer è un traguardo importante e per questo credo sia un evento a cui pensare, prestando grande attenzione alle modalità e ai tempi. Essere presente ad una manifestazione come AltaRoma è stato importante per me, anche a livello personale, in particolar modo per aver ottenuto la stima e l’ospitalità di Massimo Degli Effetti, una persona che ho sempre guardato con ammirazione. Finora abbiamo raccolto degli interessanti inviti internazionali. Abbiamo sfilato alle fashion week di Riga, Belarus e Shanghai.

AltaRoma oggi dedica molto spazio ai giovani talenti e ai marchi emergenti, cosa ne pensa?
Oggi il fashion system è concentrato sui “Top Brand”. Per questo un evento come AltaRoma, che pone attenzione ai talenti emergenti, è fondamentale per dare spazio e possibilità di crescita alle nuove proposte. In questo modo c'è un continuo rinnovo nel grande e frenetico mercato della moda.

Una linea di gioielli e, in seguito, una di abbigliamento. Cosa le riserva il futuro? Progetti in cantiere?
Al momento sono concentrata sulla progettazione della mia prossima collezione.
Posso dire che alcune idee stanno già prendendo forma, ma è ancora presto per parlarne. In ogni caso credo che il futuro non sia nient'altro che l'evoluzione dei progetti attuali, vivo giorno per giorno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA