Aiutano clochard in strada con la musica. Il video commuove il web

I ragazzi dell'associazione non profit
di Federica Macagnone
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Giovedì 31 Luglio 2014, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 10:13

Pi di dieci milioni di persone lo hanno visto, si sono commosse e hanno pensato che per qualche minuto il mondo fosse migliore.

Il video su Youtube, diventato virale in poco meno di un mese, dimostra, però, che non è tutto oro quello che luccica. Le immagini strappalacrime mostrano un senzatetto seduto a un angolo della strada tra l'indifferenza dei passanti. Poco dopo un giovane si avvicina all'uomo chiedendo di poter “suonare il suo secchio”. Il ragazzo comincia a usare l'oggetto come un bongo e poco dopo ad accompagnarlo arrivano un ragazzo con la chitarra e una ragazza che intona una canzone. In poco tempo intorno a loro si forma un capannello di persone e tutti iniziano a donare qualche euro. Una performance di pochi minuti, gli applausi del pubblico e il ricavato dell'esibizione donato al senzatetto.

Il video è ambientato in Germania e protagonisti sono tre giovani studenti tedeschi con l'obiettivo di dimostrare che basta poco per aiutare chi ha veramente bisogno. I ragazzi fanno parte di Bejapy e.V. Like to help, un'organizzazione non profit che ha lo scopo di stimolare ad aiutare i meno fortunati.

Tutto bellissimo fino a quando non è sorto qualche dubbio e sono scattate le polemiche. Infatti il gruppo è stato preso di mira su internet e alla fine è stato costretto ad ammettere che il senzatetto era un attore e non un povero clochard. «Questo è sfruttamento» ha scritto un utente su Youtube. «Siete offensivi e siete solo in cerca di attenzione» si legge in un altro commento.

«Prima delle riprese – hanno risposto i ragazzi dell'associazione – ci siamo chiesti se sarebbe stato giusto filmare una persona in difficoltà ed esibirla su internet senza conoscere la sua storia. La nostra risposta è stata chiaramente no, ed è per questo che abbiamo ingaggiato un attore».

Dall'associazione non profit fanno sapere che queste operazioni di beneficenza vanno avanti da maggio e solo dopo aver ricevuto tanti commenti positivi hanno deciso di ricostruire il loro operato in un video. «Il nostro voleva essere solo un modo per incoraggiare gli altri a non abbandonare chi è in difficoltà. Se abbiamo ferito qualcuno non era nostra intenzione».