Asili nido, a Roma la partenza è a singhiozzo

Asili nido, a Roma la partenza è a singhiozzo
di Fabio Rossi
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Domenica 31 Agosto 2014, 22:55 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 08:14

Se la scuola pu aspettare, ancora un po’, questa mattina per quasi 25 mila piccolissimi romani di et compresa tra 0 e 3 anni (di cui 17 mila all’esordio assoluto) si aprono le porte degli asili nido comunali.

L’inizio, per la verità, sarà un po’ a singhiozzo: fino a ieri tutte le strutture così come gli istituti scolastici che in molti casi le ospitano, erano chiusi per la pausa estiva. Per questo motivo soltanto in alcuni casi i bimbi potranno effettivamente cominciare oggi l’anno educativo 2014-15: in molti nidi saranno necessari uno o due giorni per risistemare strutture e arredi, con l’ingresso dei piccoli rinviato a domani o mercoledì.

Per l’avvio a pieno regime, poi, bisognerà attendere la conclusione del periodo di inserimento, che spesso mette a dura prova anche i genitori, con durata variabile da bimbo a bimbo: uno dei motivi per i quali i nidi aprono due settimane prima delle altre scuole, materne comprese. Complessivamente questa settimana aprono i battenti 207 nidi comunali, 216 privati accreditati e convenzionati con il Campidoglio e ai 5 gestiti in concessione da privati. Nell’offerta complessiva sono compresi anche gli spazi Be.Bi., servizi cui possono accedere i bambini che hanno un’età compresa tra i 18 e i 36 mesi. Qui è prevista una permanenza giornaliera di cinque ore (mattina o pomeriggio) che non contempla la consumazione del pasto.

LA TRATTATIVA

Sullo sfondo dell’apertura dell’anno educativo restano le tensioni sindacali accese dalla riforma del salario accessorio dei lavoratori dell’amministrazione comunale, che interessa anche le educatrici dei nidi. Gli ultimi mesi prima dell’estate, infatti, sono stati caratterizzati da scioperi e assemblee, che hanno spesso bloccato l’attività degli asili. A raffreddare gli animi è arrivato, martedì scorso, l’incontro tra l’assessore capitolino alla scuola, Alessandra Cattoi, e i sindacati di categoria. Venerdì prossimo, poi, il confronto tra Campidoglio e organizzazioni sindacali si estenderà a tutti i dipendenti comunali, con il vertice a cui parteciperà anche Ignazio Marino. Poi, fino a dicembre, si limeranno le questioni relative ai diversi comparti della macchina capitolina. «Secondo il percorso già indicato dal sindaco Marino, abbiamo di fronte a noi tre importanti mesi di lavoro fino al 1° dicembre, data stabilita per l’entrata in vigore del nuovo contratto - ha commentato Cattoi, dopo l’ultimo incontro con i rappresentanti sindacali - Un tempo necessario per i dovuti approfondimenti tecnici, per un ulteriore confronto con le organizzazioni sindacali e per valutare eventuali modifiche e definire insieme le modalità di attuazione finalizzate al miglior funzionamento dei servizi educativi e scolastici». L’assessore ha incassato così le prime aperture: «L’atteggiamento dell’amministrazione ci sembra sia il giusto viatico per trovare situazioni condivise, proprio mentre si avvicina l’inizio del nuovo anno scolastico - ha riconosciuto Giancarlo Cosentino, della segreteria della Cisl Fp di Roma e del Lazio e coordinatore delle Rsu di Roma Capitale - Si vede che le indicazioni dei sindacati cominciano a fare breccia in quella che finora era la posizione assunta dal Campidoglio, a nostro avviso troppo intransigente».

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