Valentina, prima donna dell'Aeronautica a comandare aereo cisterna

Valentina, la capo equipaggio di aereo cisterna
di Moira Di Mario
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Lunedì 28 Luglio 2014, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 10:37

Con la testa tra le nuvole fin da bambina. Ora, Valentina la prima e unica donna nelle forze armate italiane a essere diventata capo equipaggio pronto impiego sull’aereo cisterna (il KC 767) per i rifornimenti in volo. Lei, il capitano Valentina, 31 anni, fa parte del 14° Stormo dell'Aeronautica militare in forza a Pratica di Mare.

Il suo cognome, per ragioni di sicurezza, deve rimanere un segreto. L'ha anche tolto dalla tuta verde che indossa quando ci accompagna sul quel velivolo enorme (lungo 48,51, apertura alare di 47,57, alto 15,85 metri, 70 tonnellate di carburante) che la rende piccola piccola nonostante il suo metro e ottanta di altezza. La passione, l'affinità e l'amore per il volo le si leggono negli occhi e sul quel viso che esprime dolcezza e al tempo stesso determinazione, disciplina e una grande forza di carattere. Perché questo deve essere un capo equipaggio che coordina e gestisce il lavoro all’interno del Tanker, dove una decina di militari aspettano le sue indicazioni, i suoi ordini e la soluzione immediata ai piccoli e grandi problemi. «Il capo equipaggio ha molte responsabilità - dice Valentina - non è sufficiente saper pilotare l'aereo, ma bisogna gestire il personale, dare istruzioni chiare e lineari».

L’ADDESTRAMENTO

A questa qualifica il capitano Valentina ci è arrivata dopo un duro addestramento, superando colleghi uomini. Come donna non ha dovuto dimostrare di essere più brava perché in Aeronautica non si è mai scontrata con le differenze di genere. «Non è un problema - aggiunge il capitano - quando ti fai conoscere e apprezzare per la correttezza e la preparazione, non ci sono discriminazioni». E la base di Pratica di Mare è un esempio: «Su tremila militari, almeno il 10 per cento è costituito da personale femminile», dice il generale Sandro Sampaoli, comandante dell'aeroporto. Quel «Yes we can» che appare sulla fusoliera del KC 767, sembra uno slogan fatto apposta per le ali rosa dell'Aeronautica che hanno realizzato un sogno. Come è successo a Valentina. Il pallino per la vita militare ce l'aveva fin da piccola. Il volo, l'Aeronautica, invece, l'hanno accompagnata nella sua vita di adolescente a Ciampino dove ha sempre vissuto: a pochi passi dal secondo aeroporto civile della Capitale, ma soprattutto dalla base militare. Prima, nel 2001, l’ingresso in Aeronautica, poi nell’ottavo gruppo a pilotare l'AG 222 «a cui sono rimasta molto legata», dice il capitano e ora capo equipaggio sul Tanker. Nel cuore di Valentina non ci sono solo gli aerei e sfoggia un anello. «Sono fidanzata ma della mia via privata non parlo». Tra i ricordi più belli, quelli della missione in Mali dove è volata a consegnare il materiale della Croce rossa. «Avevano gli occhi pieni di speranza - racconta - ci hanno regalato i braccialetti fatti per noi» Non ricorda di aver mai avuto paura, nemmeno nei sei mesi trascorsi in Afghanistan. «Durante le operazioni ci sono stati momenti di tensione, ma è quella che ti porta a essere concentrata e a non mollare mai», aggiunge il capitano mentre torna nel suo ufficio all’aeroporto di Pratica di Mare., la base strategica più grande in Italia e la seconda in Europa. «È qui che si concentra tutto il volo governativo - spiega il generale Sampaoli - abbiamo 22 Enti che dipendono da comandi diversi. Oltre l'Aeronautica, ci sono l'Esercito, la Marina, i carabinieri, la Guardia di finanza e la polizia. Tra personale militare e civile delle forze armate, a Pratica di Mare gravitano oltre cinquemila persone». Una cittadella in cui spiccano molte eccellenze del Paese. «Il centro sperimentale volo - conclude il Generale - e la scuola aeronautica, per noi un fiore all’occhiello».

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