«La Conferenza dei presidenti (l'organo del Parlamento europeo che riunisce i capigruppo, ndr) ha deciso all'unanimità di onorare Malala Yousafzai, questa ragazza della Valle dello Swat in Pakistan, per il suo coraggio di andare a scuola, di incoraggiare le altre ragazze ad andare con lei a scuola in un ambiente ostile, mentre era minacciata di morte dai talebani - ha detto Martin Schulz - Dopo le minacce è stata attaccata. Fortunatamente è sopravvissuta ai colpi che quei criminali le hanno sparato. Così il Parlamento europeo ha deciso di onorare una ragazza che ha incoraggiato le altre con il suo esempio: andiamo a scuola, non facciamoci intimidire, pretendiamo i nostri diritti di ragazze, donne, ad essere rispettate». «Riuscire a farlo sotto minaccia di morte, significa che questa è davvero una ragazza eroica ed io sono fiero che il Parlamento europeo abbia riconosciuto l'esempio di questa ragazza». Parlando in plenaria, Martin Schulz, ha poi sottolineato che la decisione di assegnare il Sakharov a Malala «è molto importante per questa ragazza, ma anche per il Parlamento europeo» perchè essa dimostra che «dovunque nel mondo donne e uomini che lottano per i propri diritti sanno di avere un alleato al loro fianco: il Parlamento europeo». E ricordando che Malala ha ricevuto le prime minacce di morte «quando aveva 11 anni e le è stato detto 'ti uccidiamò» eppure ha continuato ad andare a scuola ed incoraggiare le compagne, Schulz ha aggiunto: «Ma quanto coraggio ci vuole? Per me Malala è già una personalità prominente del XXI secolo».
La reazione dei talebani. Malala Yousafzai «non ha fatto nulla» per meritare il prestigioso premio Sakharov del Parlamento europeo, ha detto Shahidullah Shahid, portavoce dei talebani pakistani del Ttp, che minacciano ancora di morte la giovane militante per i diritti all'educazione femminile. «Cercheremo ancora di uccidere Malala, magari anche in America o nel Regno Unito», tornano a minacciare. «I nemici dell'Islam la stanno premiando perchè ha abbandonato l'Islam e si è secolarizzata», ha detto il portavoce del Ttp, Shahidullah Shahid, come riferisce il quotidiano pachistano The News che cita l'agenzia France Presse. Malala «sta ricevendo premi - ha aggiunto Shahid - perché sta lavorando contro l'Islam. La sua battaglia contro l'Islam è la ragione principale dei suoi premi».
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