Sblocca Italia, c'è il primo ok dal governo. In autunno rincari sulle sigarette

Sblocca Italia, c'è il primo ok dal governo. In autunno rincari sulle sigarette
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Giovedì 31 Luglio 2014, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 15:27
​Un primo giro di tavolo sullo Sblocca Italia, il pacchetto di misure che da settembre, al termine di un mese di consultazione pubblica, consentir di smuovere circa 43 miliardi di risorse (in gran parte gi stanziate). In consiglio dei ministri, la termine di una lunga giornata, Matteo Renzi, come annunciato, ha illustrato le linee guida del pacchetto, che sarà illustrato (probabilmente già domani) dallo stesso premier.



Cdm da cui è arrivato anche l'atteso primo via libera al riordino delle accise sui tabacchi, che si dovrebbero tradurre in un rincaro delle sigarette a carico dei fumatori. Il provvedimento, un nuovo tassello dell'attuazione della delega fiscale, una volta varato (ma deve prima passare dal parere delle commissioni competenti e poi tornare in Cdm) dovrebbe assorbire anche l'intervento che scatterà da domani, 1 agosto, con un leggero ritocco al rialzo delle accise a copertura del decreto Valore cultura del governo Letta dello scorso anno.



Ad agosto però non si dovrebbero registrare aumenti per i fumatori, che dovranno invece molto probabilmente mettere mano al portafogli (compreso chi sceglie le sigarette elettroniche) una volta che andrà a regime l'intero riordino, probabilmente in autunno. L'aumento della tassazione per i produttori, infatti, guidato dalla volontà di fermare la guerra al ribasso dei prezzi, e anche di arginare il calo di introiti per l'erario (circa 600 milioni in meno lo scorso anno), dovrebbe portare a rincari delle bionde fino a 20 centesimi per la fascia bassa e fino a 10 per la fascia alta (rialzo, quest'ultimo, che potrebbe anche essere riassorbito dai produttori per evitare di superare la 'soglia psicologicà dei 5 euro). Per vedere nero su bianco lo sblocca-cantieri bisognerà invece aspettare settembre. Come preannunciato, infatti, la parola passerà prima ai cittadini (anche se è agosto «le buone idee non vanno in vacanza» aveva scherzato Renzi) su un pacchetto che avrà come cuore, «il rilancio dell'edilizia, quella di qualità, e la rigenerazione delle città» come ha spiegato Ermete Realacci.



Nel pacchetto di provvedimenti (probabilmente un decreto portante più altri interventi) dovrebbe trovare spazio, come ha spiegato Renzi alla direzione Pd, un intervento sul risparmio energetico per la P.a.. Del provvedimento, riferisce sempre Realacci, il governo ha ragionato a lungo, anche in un recente «incontro informale» a cui, oltre a lui, hanno preso parte tra gli altri Debora Serracchiani anche i ministri Padoan e Lupi, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Delrio. «Il premier Renzi è convinto che uno dei cuori del provvedimento stia nel forte rilancio dell'edilizia di qualità e nella spinta positiva dell'ecobonus - osserva Realacci - Si parte proprio dalla volontà di espandere quell'esperienza e dall'utilizzare fondi Ue per ripristinare aree degradate delle città».



Realacci ricorda proprio i numeri dell'ecobonus: gli incentivi fiscali per ristrutturazioni ed efficienza energetica in edilizia nel 2013 hanno prodotto circa 28 miliardi di investimenti, oltre a generare «quasi 340.000 posti di lavoro». Nel pacchetto dovrebbero entrare anche misure per far ripartire grandi e piccole opere (con la riforma della legge obiettivo, semplificazioni e nuove risorse), nuove regole e semplificazioni per l'edilizia, piano porti e aeroporti, riforma del trasposto pubblico locale.
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