Le sofferenze bancarie toccano un nuovo record

Le sofferenze bancarie toccano un nuovo record
1 Minuto di Lettura
Martedì 22 Luglio 2014, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:18
(Teleborsa) - Nuovo massimo di sempre per le sofferenze bancarie che, a maggio, con la rischiosità dei prestiti in Italia ulteriormente cresciuta, hanno raggiunto 168,6 miliardi di euro rispetto ai 166,5 miliardi di aprile e circa 33 miliardi in più rispetto a fine maggio 2013 (+24% annuo).




Secondo quanto emerge dal rapporto mensile dell'ABI, il rapporto sofferenze lorde su impieghi è salito all'8,9% a maggio, toccando il top da ottobre 1998. Il valore ha raggiunto un picco del 15,1% per i piccoli operatori economici e il 14,5% per le imprese mentre per le famiglie è al 6,6%.



A giugno si riduce la caduta dei prestiti. Su base annua la contrazione è pari a -2,2% in miglioramento rispetto al -3,1% del mese precedente e dal -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. In particolare, i finanziamenti a famiglie e imprese hanno registrato una flessione annua dell'1,4%. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, i prestiti all'economia sono passati da 1,6 miliardi a 1,8 miliardi di euro, quelli a famiglie e
imprese da 1,2 miliardi a 1,4 miliardi.



I tassi d'interesse sui nuovi mutui hanno toccato i minimi dall'estate 2011. A giugno, secondo l'ABI, il tasso medio sulle nuove operazioni per l'acquisto di abitazioni si è ridotto al 3,27% rispetto al 3,36% di maggio, segnando il valore più basso da luglio 2011. Un anno fa, a giugno 2013, i tassi erano al 3,64%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA