Cinecittà, «Il cibo è amore», quando l'enogastronomia diventa un'arte

Cinecittà, «Il cibo è amore», quando l'enogastronomia diventa un'arte
di Maeva Rodgers
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Venerdì 14 Novembre 2014, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 08:36
“Il cibo è amore”. Con questa affermazione dello Chef Andy Luotto si apre la terza edizione del Seminario Food Wine & CO. L’Enogastronomia e le Arti, organizzato dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media e patrocinato da Ferpi, di cui Il Messaggero e' media partner. Il seminario gode quest’anno di una nuova location grazie a Cinecittà Studios ed a “Il Caffè di Cinecittà”. Attraverso le dieci master class e le degustazioni, l’evento si propone di mostrare come la comunicazione ed il marketing possano essere una chiave di sviluppo per il settore enogastronomico che e' arrivato ad assorbire oggi oltre 3,5 milioni di operatori e a coprire l'8,7% del Pil nazionale con 119 miliardi di euro di fatturato.



Dopo una introduzione al seminario del direttore del master, Simonetta Pattuglia, docente di marketing all'università di Roma Tor Vergata, dell'amministratore delegato di Cinecittà Studios, Giuseppe Basso e dalla giornalista enogastronomica Paola Cambria, la prima Masterclass ha dato inizio all’evento soffermandosi sull’enogastronomia ed il suo legame con Expo 2015 dedicata a "nutrire il Pianeta".



Il Presidente di Eurochocolate e responsabile del cluster cioccolato, Eugenio Guarducci, il CommissarioGenerale della Sezione Vini per il Padiglione 2015, Lamberto Gancia e il presidente del padiglione italiano a Shanghai 2010, Beniamino Quintieri, hanno sottolineato l’importanza che l'esposizione universale italiana avrà per lo sviluppo del territorio nel nostro paese e per l’interesse verso le aziende anche multinazionali a legarsi al made in Italy in una logica di sviluppo a rete nella sostenibilita'.



La piccolo-media impresa italiana, d’altra parte, si interroga quotidiamente sul ruolo fondamentale che hanno il marketing e la comunicazione per arrivare ai propri obiettivi in un mondo dominato dalle grandi imprese e dalle grandi catene distributive. Su questa linea la brand manager di Acqua Filette, Barbara Papa, mostra come il marketing aiuti lo sviluppo del prodotto enogastronomico, posizionandolo strategicamente sul mercato e permettendogli di vincere le alte barriere determinate dai grandi operatori. Nello D'Esposito , imprenditore turistico caprese, ribadisce il concetto di flessibilita' dell'organizzazione e nella comunicazione - soprattutto, nel suo caso, verso i turisti stranieri, fra cui i danarosi russi - per poter portare sull'isola anche occasioni di lavoro per i giovani.



Una possibilità per le piccole imprese di competere con le grandi viene ipotizzata dal birrificio artigianale - recentemente vincitore del premio tedesco Ale 2014 - Birra del Borgo e da Barbara Guerra, delle "strade della mozzarella" campana, attraverso la collaborazione tra le imprese del settore che si mettono a rete. Ombretta Parma, Organizzatrice dell’evento PomodoroVinoPesce e Raffaella Cantagalli di Coldiretti, mostrano come le risorse della terra dipingano il paesaggio, arricchendo i prodotti enogastronomici di cultura e di storia. Massimiliano Tonelli, Direttore Artribune e ReContenuti Digitali Gambero Rosso, sottolinea come l’unione tra la tecnologia e la comunicazione possano rappresentare una occasione di sviluppo esponenziale per tutto il settore ormai sempre piu "ibrido" e sinergico e ad alto valore aggiunto.



Il legame tra cibo, vino e cinema con la presentazione da parte diGiuseppe Basso de “Il Caffè di Cinecittà”, luogo sociale di incontro che si sposa con la rutilante location del cinema italiano. Gli scenografi televisivi Giovanni Licheri ed Alida Cappellini sottolineano come nel cinema la tavola rappresenti un’occasione per raccontare in pochi minuti la psicologia di un personaggio, una dinamica psicologica una trama.



Lo scrittore enogastronomico Andrea Zanfi e Stefania Alphel Barzini autrice de “Fornellid’Italia” affermando che ci dovrebbero essere percorsi di studio piu' approfonditi in Italia.La fotografia e la pittura vengono discussi grazie agli interventi del pittore di cibo, Nico Paladini e della fotografa PatriziaDottori che raccontano il food come veicolo di promozione delle aziende, citando ad esempio il caso dell’instagramming e dell’unconventional marketing.



L’architettura, d’altra parte, è vista come uno strumentofondamentale per la valorizzazione del settoreenogastronomico, alternando riflessioni ed esperienze di Camilla Lunelli della Cantina Carapace, gli architetti Trixie Zitkovskj de “Il Caffe' di Cinecitta'", Michel Bouquillon, Compasso d’oro 2011, hanno trattato i luoghi delle architetture dedicate al cibo, al vino in cui sempre maggiormente il settore si unisce ad artisti e designers.



Due giornate molte intense, insomma, all’insegna della riflessione sul passato di un settore industriale - che modernamente chiamiamo food& wine - ma con uno slancio verso il futuro e verso le prospettive di grandi potenzialità nella visione di uno sviluppo dell’economia italiana, che potrebbe essere facilitato dalla corretta comunicazione di uno dei patrimoni più caratteristici e ricchi del nostro paese.
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